323. Aniruddha
Luogo sconosciuto, 1280. Indirizzata a Kubo, monaca laica di
Fra i discepoli del Budda ve n’era uno di nome Aniruddha. Era figlio del re Dronodana e la sua casa era colma di ricchezze d’ogni sorta. Dopo esser diventato uno dei discepoli del Budda, era famoso per essere il primo in intuizione divina e con la sua visione era in grado di penetrare l’intero sistema maggiore di mondi. All’assemblea in cui fu predicato il Sutra del Loto, egli ricevette la predizione che sarebbe diventato il Tathagata Splendore Universale.
Indagando sulle sue esistenze passate si scopre che la ragione di ciò fu che aveva offerto un piatto di miglio a un pratyekabuddha che era discepolo di un Budda. E adesso tu, una monaca laica, hai mandato qui nelle profondità delle montagne, il miglio del tuo primo raccolto e lo hai offerto al Sutra del Loto. Come potresti non conseguire la Buddità?
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il ventisettesimo giorno del sesto mese
Risposta alla monaca laica di Kubo
Cenni Storici
Nichiren Daishonin scrisse questa lettera il ventisettesimo giorno del sesto mese del 1280 alla monaca laica di Kubo in ringraziamento per un’offerta di miglio della prima mietitura. Riferendosi ad Aniruddha, un discepolo del Budda Shakyamuni a cui nel Sutra del Loto viene predetta la Buddità, il Daishonin spiega che la causa della sua fortuna derivava dall’avere offerto, in una vita passata, un pasto a base di miglio al discepolo di un Budda. Il Daishonin afferma che sicuramente il fatto di avere offerto del miglio al Sutra del Loto condurrà la monaca laica a conseguire la Buddità.