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119. Cenni sul capitolo "Affidamento" e su altri capitoli

RSND, VOLUME I

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Minobu, 1278. Indirizzata a Nichinyo

Ho ricevuto la tua offerta di sette kandi monete. L’essenza del capitolo del Sutra del Loto “Affidamento” è la seguente: il Budda, stando sospeso nello spazio, per trasmettere il Sutra del Loto accarezzò ben tre volte sulla testa il Bodhisattva Pratiche Superiori e i suoi seguaci, Manjushri e i suoi seguaci, il grande Brahma, Shakra, gli dèi del sole e della luna, i quattro re celesti, i re draghi, le dieci fanciulle demoni e tutti gli altri che si erano addensati fitti come rugiada, affollando quattrocento decine di migliaia di milioni di nayuta di mondi, come i fili d’erba della pianura di Musashino1o gli alberi del monte Fuji. Essi erano inginocchiati l’uno accanto all’altro col corpo chinato fino a toccare il suolo con la testa, grondando sudore e a mani giunte. Il Budda Shakyamuni li toccò sulla testa come una madre carezza i capelli del suo unico figlio. Allora Pratiche Superiori, gli dèi del sole e della luna e tutti gli altri ricevettero il fausto comando del Budda e giurarono di propagare il Sutra del Loto nell’ultima epoca.

    Il capitolo “Re della Medicina” narra che nel passato il Bodhisattva Gioia per gli Occhi2 apprese il Sutra del Loto dal Budda Pura e Splendente Virtù del Sole e della Luna. Fu così commosso del favore ricevuto dal maestro e dalla grandezza del Sutra del Loto che, non solo esaurì in offerte tutti i suoi preziosi tesori, ma, ancora insoddisfatto, si unse d’olio e, come noi oggi inseriamo uno stoppino nell’olio e gli diamo fuoco, bruciò il suo corpo offrendolo al Budda per milleduecento anni. Nell’esistenza successiva, come offerta al Sutra del Loto, usò le sue braccia come torce lasciandole ardere per settantaduemila anni. Perciò, la donna che oggi, nell’ultimo periodo di cinquecento anni, fa offerte al Sutra del Loto, erediterà i meriti, nessuno escluso, di quel bodhisattva, come l’unico figlio di un benestante eredita tutte le ricchezze del padre.

      Nel capitolo “Bodhisattva Suono Meraviglioso” appare il Bodhisattva Suono Meraviglioso che viveva nella terra orientale del Budda Saggezza del Re della Costellazione del Puro Fiore. Nel passato, all’epoca del Budda Re del Suono della Nuvola Tonante, egli era la signora Pura Virtù, moglie del re Ornamento Meraviglioso. A quel tempo aveva fatto offerte al Sutra del Loto ed era rinata come Bodhisattva Suono Meraviglioso3. Quando il Tathagata Shakyamuni espose il Sutra del Loto nel mondo di saha, questo bodhisattva venne ad ascoltarlo e promise di proteggere le donne che avrebbero abbracciato il Sutra del Loto nell’ultima epoca.

        Il capitolo “Percettore dei Suoni del Mondo” è chiamato anche “Accesso universale”. Nella prima parte parla dei meriti di coloro che credono nel Bodhisattva Percettore dei Suoni del Mondo, e perciò si chiama capitolo “Percettore dei Suoni del Mondo”. Poi espone i meriti di coloro che abbracciano il Sutra del Loto [l’insegnamento dell’accesso universale] sostenuto dal bodhisattva, per cui si chiama capitolo “Accesso universale”.

          Il capitolo “Dharani” spiega che i due santi, i due dèi celesti e le dieci fanciulle demoni proteggeranno il devoto del Sutra del Loto. I due santi sono Re della Medicina e Donatore Coraggioso, i due dèi celesti sono Vaishravana e Sostenitore del Paese, le dieci fanciulle demoni sono dieci grandi demoni femmina, madri di tutti i demoni dei quattro continenti. Inoltre queste dieci figlie del demone hanno una madre che si chiama Madre dei Fanciulli Demoni.

            È nella natura dei demoni nutrirsi di esseri umani. Gli esseri umani sono formati da trentasei elementi: feci, urine, saliva, carne, sangue, ossa, cinque organi interni solidi4, sei organi interni cavi5, capelli, peli, energia, vita eccetera. I demoni di classe inferiore si nutrono di escrementi, i demoni di classe media di ossa e simili, i demoni di classe superiore di energia vitale. Quali demoni superiori, queste dieci fanciulle demoni si nutrono dell’energia vitale degli uomini e sono i grandi demoni responsabili delle epidemie.

              Esistono due tipi di demoni: buoni e cattivi. I demoni buoni si nutrono dei nemici del Sutra del Loto, quelli cattivi dei devoti del Sutra del Loto. Come vanno interpretate le grandi epidemie scoppiate in Giappone lo scorso anno e quest’anno? Sotto un certo aspetto, sono opera di buoni demoni che divorano i nemici del Sutra del Loto con l’approvazione di Brahma e Shakra, degli dèi del sole e della luna e dei quattro re celesti. Da un altro punto di vista, sono opera di demoni cattivi che divorano i praticanti del Sutra del Loto su istigazione del re demone del sesto cielo. I demoni buoni che divorano i nemici del Sutra del Loto sono come i soldati governativi che puniscono i nemici della dinastia, mentre i demoni cattivi che divorano i devoti del Sutra del Loto sono come banditi e rapinatori notturni che uccidono i soldati governativi.

                Per esempio, quando il Buddismo fu introdotto in Giappone, il primo ministro Mononobe no Moriya e altri si opposero al Buddismo e furono colpiti dall’epidemia, ma anche il gran ministro Soga no Umako e altri [aderenti al Buddismo] si ammalarono6. Tre imperatori successivi, Kimmei, Bidatsu e Yomei, benché in cuor loro credessero nel Buddismo e nel Tathagata Shakyamuni, esteriormente veneravano la Dea del Sole e i santuari di Kumano7, seguendo i riti tradizionali del paese. Poiché la loro fede nel Budda e nel suo insegnamento era debole, mentre la fede negli dèi era forte, prevalse la fede più forte e i tre imperatori morirono nell’epidemia di vaiolo.

                  Questi esempi mostrano i due tipi di demoni suddetti, e il motivo per cui tanta gente oggi si ammala e perché anche i discepoli di Nichiren si ammalano e muoiono. Pertanto, fra le persone che sacrificano la loro vita per la fede, alcune non si ammalano, altre, anche se si ammalano, guariscono. D’altro canto, se incontrano grandi demoni malvagi possono perdere la vita. È come il caso di Hatakeyama Shigetada8 che, pur essendo il più forte generale giapponese, alla fine fu battuto dal soverchio numero dei nemici.

                    Tutti i maestri della Vera parola del Giappone si sono trasformati in spiriti maligni e [i demoni malvagi] imperversano in tutto il paese incitando i preti Zen e Nembutsu a opporsi a Nichiren. Per di più, i seguaci [demoni buoni] di Brahma, Shakra, degli dèi del sole e della luna e le dieci fanciulle demoni hanno invaso il Giappone e le due parti combattono fieramente l’una contro l’altra.

                      Poiché le dieci fanciulle demoni giurarono di proteggere i devoti del Sutra del Loto in generale, si crede che esse debbano proteggere tutti quelli che abbracciano il Sutra del Loto. Ma, fra coloro che abbracciano il Sutra del Loto, troviamo anche i maestri della Vera parola che lo leggono e lo recitano, ma lo denigrano sostenendo che è inferiore al Sutra di Mahavairochana. Lo stesso si può dire di tutte le altre scuole [i cui seguaci praticano il Sutra del Loto, ma credono nella superiorità dei sutra della propria scuola].

                        Anche fra coloro che abbracciano il Sutra del Loto esattamente come il sutra insegna, ci sono alcuni che odiano il devoto del Sutra del Loto per avidità, collera e stupidità, o per ragioni mondane, o per le sue varie azioni. Benché essi credano nel Sutra del Loto, non otterranno i benefici della fede, ma incorreranno in retribuzioni. Per esempio, il figlio che disobbedisce al padre o alla madre, manca di pietà filiale, salvo nel caso in cui essi stiano tramando una ribellione. Anche se un padre si appropriasse della diletta moglie del figlio, o la madre rubasse il diletto marito della figlia, se il figlio o la figlia deviano minimamente dai loro doveri filiali, compiranno un atto che causerà l’abbandono da parte degli dèi celesti in questa esistenza e li farà cadere nell’inferno Avichi nella prossima. Più grave è la disubbidienza a un saggio sovrano che è superiore al padre e alla madre, e ancor più grave è voltare le spalle a un maestro secolare che è cento, mille, diecimila, un milione di volte superiore ai propri genitori o al sovrano. Quanto sarà grave allora disubbidire a un maestro buddista che ha abbandonato il mondo secolare e, ancor di più, al maestro del Sutra del Loto!

                          Si dice che come il Fiume Giallo diventa limpido una volta ogni mille anni, così un santo appare nel mondo una volta ogni mille anni. Un Budda appare solo una volta in innumerevoli kalpa, ma, anche quando lo si incontra, è molto difficile incontrare il Sutra del Loto. E anche quando si incontra il Sutra del Loto, è molto difficile che una persona comune dell’Ultimo giorno possa incontrare il devoto del Sutra del Loto. La ragione è che il devoto che espone il Sutra del Loto nell’ultima epoca supera [i Budda e i bodhisattva] dei sutra della Ghirlanda di fiori, Agama, dei periodi Corretto ed equo e della Saggezza e i più di milleduecento onorati9 del Sutra di Mahavairochana e di altri sutra, che non esposero il Sutra del Loto. Il Gran Maestro Miao-lo dice nel suo commentario: «Coloro che fanno offerte [ai praticanti del Sutra del Loto] godranno di una fortuna superiore ai dieci titoli onorifici mentre a coloro che li disturbano o tormentano si spaccherà la testa in sette pezzi»10.

                            Le epidemie che hanno colpito il Giappone dallo scorso anno a ora, come quelle della passata era Shoka (1257-1259)11, non sono paragonabili a quelle dei novanta e più regni succedutisi dall’inizio dell’era imperiale. La causa di ciò sembra essere l’odio della gente per un santo che vive nel paese. Questo è ciò che si intende quando si dice che a un cane che abbaia a un leone verranno lacerate le viscere, o all’asura che cerca di inghiottire il sole e la luna si spaccherà la testa in sette pezzi. Due terzi della popolazione giapponese sono stati colpiti dalla malattia e metà di costoro sono morti. Il restante terzo può non essere stato colpito nel corpo, ma è stato colpito nella mente. In modo visibile o invisibile, la loro testa si è sicuramente spaccata.

                              Vi sono quattro generi di punizioni: generale, individuale, visibile e invisibile12. L’odio verso un santo comporta una punizione generale dell’intero paese, che si estende ai quattro continenti, ai sei cieli del mondo del desiderio e ai quattro cieli della meditazione. L’odio verso un uomo saggio comporta la punizione solamente di coloro che lo odiano. Le epidemie che attualmente colpiscono il Giappone sono una punizione generale. Sicuramente la popolazione odia un santo che vive nel paese. Se una montagna contiene un gioiello, gli alberi e l’erba non avvizziscono. Se un paese ospita un santo, il paese non va in rovina. Gli ignoranti non sanno che gli alberi e l’erba della montagna non avvizziscono grazie alla presenza del gioiello. Gli ignoranti non capiscono nemmeno che un paese va in rovina a causa dell’odio verso un santo.

                                Benché il sole e la luna splendano, a un cieco non saranno di alcuna utilità. E di che utilità è a un sordo il suono delle voci? Tutti gli uomini giapponesi sono come ciechi e sordi. Quale immenso beneficio sarebbe aprire tutti questi occhi e tutti questi orecchi, così che tutti gli occhi vedano e tutte gli orecchi sentano! Chi potrebbe valutare la grandezza di tale beneficio? Anche se i genitori danno alla luce un figlio dotato di vista e di udito, se manca un maestro che lo istruisca, i suoi occhi e i suoi orecchi saranno come quelli di un animale.

                                  Per tutti i giapponesi, fra le dieci direzioni esiste solo l’occidente13, fra tutti i Budda c’è solo il Budda Amida, fra tutte le pratiche c’è solo la recitazione del nome di Amida. Ci sono alcuni che, pur basandosi su questi tre punti, si dedicano anche ad altre pratiche, altri che si dedicano esclusivamente al Nembutsu. Per più di vent’anni, dal quinto anno dell’era Kencho (1253) a oggi, dapprima io ho stabilito quali siano i meriti, l’ordine di predicazione e la profondità di tutti gli insegnamenti del Budda, quindi ho proclamato la superiorità del daimoku del Sutra del Loto sull’invocazione del nome del Budda Amida. Eppure nessuno, dal governante al popolo, mi ha dato ascolto. Hanno interrogato a questo proposito i vari maestri, si sono rivolti ai loro signori, ne hanno parlato con i loro compagni, con le mogli, i figli e i sottoposti, cosicché le voci sul mio conto si sono diffuse in ogni provincia, distretto, villaggio e borgo, in ogni tempio e santuario. Come effetto, tutti conoscono il mio nome e dicono che, paragonando il Sutra del Loto al Nembutsu, il Nembutsu è superiore e il Sutra del Loto non può stargli alla pari, che tutti gli altri preti sono rispettabili, mentre Nichiren è spregevole. Così, il governante mi è ostile, il popolo mi odia e tutto il Giappone è diventato un grande nemico del Sutra del Loto e del suo devoto. Ma se lo dico, non solo i giapponesi in generale, ma anche i miei discepoli ignoranti penseranno che io sto inventando bugie per indurre la gente a credere in me. Tuttavia, io dico tutto questo per il bene degli uomini e delle donne che credono nei princìpi buddisti e lascio giudicare a loro.

                                    Il capitolo “Re Ornamento Meraviglioso” si applica alle donne in particolare, perché spiega come una moglie incoraggiò il marito. Anche nell’ultima epoca, se una moglie incoraggia il marito [a convertirsi], il suo nome può essere differente, ma i benefici saranno gli stessi della signora Pura Virtù. Quanto maggiori saranno i benefici quando marito e moglie credono entrambi! Sono come le due ali di un uccello o le due ruote di un carro. Cosa non potrete realizzare? Siccome c’è il cielo e la terra, il sole e la luna, il sole splende e la pioggia cade, e le piante e gli alberi dei benefici fioriranno e produrranno frutti.

                                      Veniamo poi al capitolo “Incoraggiamenti”. Benché ci fossero molti monaci fra i discepoli di Shakyamuni, quando il Budda predicò i sutra hinayana, Mahakashyapa e Ananda stavano sempre alla sua destra e alla sua sinistra, come i ministri della destra e della sinistra assistono il sovrano. Inoltre, Virtù Universale e Manjushri si distinguevano fra tutti i numerosi bodhisattva come ministri della destra e della sinistra del Budda Shakyamuni. È strano che il Bodhisattva Virtù Universale, uno dei due ministri, fosse assente durante gli otto anni in cui il Budda predicò il Sutra del Loto, che supera tutti gli altri sutra predicati [dal Budda] nel corso della sua vita, mentre tutti i Budda e i bodhisattva delle dieci direzioni si erano radunati più numerosi dei granelli di polvere della terra. Ma dopo che fu esposto il capitolo “Re Ornamento Meraviglioso” e la predicazione del Sutra del Loto volgeva al termine, il Bodhisattva Virtù Universale accorse in ritardo dalla terra del Budda Re Purezza di Dignità e Virtù Ingioiellate14, accompagnato dal suono di diecimila milioni di strumenti musicali e con un seguito di innumerevoli individui appartenenti agli otto tipi di esseri non umani. Forse pensando che il Budda fosse dispiaciuto [per il suo ritardo], egli assunse un’espressione solenne e con grande sincerità si impegnò a proteggere i devoti del Sutra del Loto nell’ultima epoca. Il Budda, apprezzando la straordinaria sincerità del suo voto di diffondere il Sutra del Loto nel continente di Jambudvipa, lo lodò più caldamente di quanto precedentemente avesse lodato gli altri bodhisattva di rango superiore.

                                        Non è cosa ordinaria che una donna dell’ultima epoca decida di fare offerte a ciascuno dei ventotto capitoli di questo meraviglioso Sutra del Loto. Nel capitolo “Torre preziosa” si radunarono il Tathagata Molti Tesori e Shakyamuni, i Budda delle dieci direzioni e tutti i bodhisattva. Quando rifletto sul luogo ove si trovi ora questo capitolo “Torre preziosa”15, vedo che si trova nel fiore di loto a otto petali del cuore dentro il petto della signora Nichinyo. È come il seme del loto che contiene in sé il fiore, o come un’imperatrice che porta nell’utero il principe ereditario. Quando un uomo che ha osservato i dieci buoni precetti è destinato a nascere principe ereditario e attende la nascita nell’utero dell’imperatrice, è protetto dalle divinità celesti. Per questo motivo il principe ereditario è chiamato Figlio del Cielo. Ognuno dei 69.384 caratteri dei ventotto capitoli del Sutra del Loto è come un principe ereditario, è il seme di un Budda.

                                          Vi sono ombre nel buio, ma gli uomini non le distinguono. Vi sono rotte nel cielo lungo le quali volano gli uccelli, ma gli uomini non le riconoscono. Vi sono sentieri nel mare lungo i quali nuotano i pesci, ma gli uomini non possono percepirli. Tutti gli esseri e le cose dei quattro continenti senza eccezione sono riflessi nella luna, ma gli uomini non possono vederli. L’occhio celeste16 però li vede. Allo stesso modo le persone comuni non possono vedere il capitolo “Torre preziosa” che sta nel corpo di Nichinyo, ma Shakyamuni, Molti Tesori e i Budda delle dieci direzioni lo vedono. Anche io, Nichiren, lo intuisco. Che cosa sublime!

                                            Il re Wen della dinastia Chou fu vittorioso in battaglia perché si prendeva cura degli anziani. Verso la fine dei trentasette regni dei suoi discendenti, durati ottocento anni, vi furono alcuni incidenti, ma, nel complesso, la dinastia Chou prosperò grazie a quella fondamentale azione meritoria. Il re Ajatashatru, benché fosse il peggiore degli uomini, poté conservare il trono per novant’anni grazie ai meriti del padre, il re Bimbisara, che per vari anni fece offerte al Budda. Lo stesso principio vale oggi. Io non credo che il presente regime durerà a lungo perché è nemico del Sutra del Loto. Eppure, probabilmente a causa della buona amministrazione del defunto amministratore incaricato e del precedente governatore di Musashi17,che divenne prete laico, al momento sembra sicuro. Tuttavia non potrà durare se continua a essere ostile al Sutra del Loto. Le autorità erroneamente credono che i preti Nembutsu siano amici del Sutra del Loto, mentre Nichiren è nemico del Nembutsu e affermano di credere in entrambi gli insegnamenti. Io, Nichiren, ribatto che, se l’attuale regime non è in grave errore, perché sono scoppiate queste epidemie senza precedenti, le carestie e le guerre? Perché hanno inflitto due volte al devoto del Sutra del Loto gravi punizioni senza neanche convocarlo [per un dibattito con le altre scuole]? Che peccato!

                                              Anche in tali circostanze, tu, una donna, hai ereditato la vita del Sutra del Loto. Infatti hai ereditato la vita dei genitori di Shakyamuni, Molti Tesori e di tutti i Budda delle dieci direzioni18. C’è qualcun altro in tutto il paese di Jambudvipa che goda di tanta fortuna?

                                                Con profondo rispetto,

                                                  Nichiren

                                                    Il venticinquesimo giorno del sesto mese

                                                      Risposta a Nichinyo

                                                          Cenni Storici

                                                          Nichiren Daishonin inviò questa lettera da Minobu, nel sesto mese del primo anno di Koan (1278), per ringraziare Nichinyo delle sincere offerte da lei inviate.

                                                          La lettera riassume il contenuto degli ultimi sette capitoli del Sutra del Loto, dal ventiduesimo, “Affidamento”, al ventottesimo “Incoraggiamenti”, descrivendo i benefici di ciascuno, da cui il titolo.

                                                          Il punto focale del capitolo “Affidamento”, scrive il Daishonin, è rappresentato dalla cerimonia di trasmissione del Sutra del Loto. Il Budda Shakyamuni, che nel capitolo precedente, “Poteri sovrannaturali”, aveva trasmesso l’essenza del sutra al Bodhisattva Pratiche Superiori e agli altri Bodhisattva della Terra, effettua la trasmissione generale del Sutra del Loto a tutti i bodhisattva riuniti in assemblea.

                                                          Il Daishonin riassume poi i capitoli “Re della Medicina”, “Suono Meraviglioso” e “Percettore dei Suoni del Mondo”, descrivendo i benefici e la protezione elargiti da quei bodhisattva. Questi tre capitoli spiegano, infatti, come i bodhisattva propagheranno gli insegnamenti del Budda, manifestando appieno i loro poteri per salvare le persone.

                                                          Il Daishonin descrive in seguito il ventiseiesimo capitolo, “Dharani”, nel quale i bodhisattva Re della Medicina e Donatore Coraggioso, i due re celesti Vaishravana e Sostenitore del Paese e le dieci fanciulle demoni fanno voto di proteggere i devoti del Sutra del Loto che propagheranno gli insegnamenti del Budda in una futura epoca malvagia. Qui il Daishonin spiega il funzionamento di due specie di demoni, buoni e malvagi.

                                                          L’ultima parte della lettera riguarda il ventisettesimo capitolo “Re Ornamento Meraviglioso” e quello conclusivo, “Incoraggiamenti”.

                                                          Il capitolo “Re Ornamento Meraviglioso” racconta di come la regina Pura Virtù condusse il marito, Re Ornamento Meraviglioso, a prendere fede nel corretto insegnamento.

                                                          Dal momento che Nichinyo e il marito erano entrambi suoi seguaci, il Daishonin intende sottolineare quanto grandi siano i benefici che marito e moglie possono ricevere dedicandosi insieme alla fede. Il capitolo “Incoraggiamenti”, invece, descrive la protezione del Bodhisattva Virtù Universale, che fece voto di proteggere il Sutra del Loto e i suoi devoti dopo la morte del Budda.

                                                          Il Daishonin loda la fede della signora Nichinyo, che ha fatto offerte a ciascuno dei ventotto capitoli del Sutra del Loto, e dichiara che la Cerimonia nell’aria, rappresentata nel capitolo “Torre preziosa” e concretizzata dal Daishonin nell’oggetto di culto, ha luogo in realtà nel cuore stesso di Nichinyo.

                                                          È lo stesso concetto espresso in una lettera inviata l’anno precedente, sempre alla signora Nichinyo, Il reale aspetto del Gohonzon, nella quale Nichiren Daishonin scriveva: «Non cercare mai questo Gohonzon al di fuori di te. Il Gohonzon esiste solo nella carne di noi persone comuni che abbracciamo il Sutra del Loto e recitiamo Nam-myoho-renge-kyo» (p. 738).

                                                          Note

                                                          1. Musashino: vasta pianura comprendente le attuali prefetture di Tokyo e Saitama.
                                                          2. Bodhisattva Gioia per gli Occhi o Gioia per gli Occhi di Tutti gli Esseri: una precedente incarnazione del Bodhisattva Re della Medicina.
                                                          3. In Parole e frasi del Sutra del Loto, T’ien-t’ai interpreta un passo del capitolo “Bodhisattva Suono Meraviglioso” spiegando che il Bodhisattva Suono Meraviglioso era la signora Pura Virtù in una vita precedente.
                                                          4. Cinque organi interni solidi: polmoni, cuore, milza, fegato e reni.
                                                          5. Sei organi interni cavi: intestino crasso, intestino tenue, cistifellea, stomaco, vescica urinaria e i “tre organi”. Secondo l’antica medicina cinese, questi ultimi vengono considerati nel loro insieme come uno dei sei organi cavi e si trovano, uno sotto il cuore e sopra lo stomaco, uno dentro lo stomaco e uno sopra la vescica urinaria.
                                                          6. Secondo le cronache tradizionali, nel quattordicesimo anno del regno del trentunesimo imperatore Bidatsu (538-585), Soga no Umako innalzò una pagoda per conservare le reliquie del Budda. Quando scoppiò un’epidemia, Moriya l’attribuì alla collera delle divinità native del Giappone per il rispetto tributato alla nuova religione e fece distruggere la pagoda, il primo giorno del terzo mese. Subito dopo l’imperatore, Moriya e Umako si ammalarono nell’epidemia. Ciò nonostante, i sostenitori del Buddismo continuarono a guadagnare terreno rispetto agli oppositori. Moriya perse i suoi alleati e alla fine fu ucciso in uno scontro con i soldati di Umako nel 587.
                                                          7. Santuari di Kumano: tre santuari dedicati a divinità locali giapponesi, situati nell’area di Kumano, corrispondente a parte delle attuali prefetture di Wakayama e Mie.
                                                          8. Hatakeyama Shigetada (1164-1205): guerriero che aiutò Minamoto Yoritomo a istituire lo shogunato di Kamakura e che godeva della fiducia del fondatore. Ma, dopo la morte di Yoritomo, Hojo Tokimasa (1138-1215), primo reggente di Kamakura, lo tenne a distanza. Quando nel 1205 Hatakeyama Shigeyasu, figlio di Shigetada, ebbe una disputa con Hiraga Tomomasa appartenente al clan Hojo, Tokimasa accusò Shigeyasu di tradimento e lo fece uccidere. Il figlio di Tokimasa, Hojo Yoshitoki, condusse un attacco contro la famiglia Hatakeyama. Shigetada resistette coraggiosamente, ma, soverchiato dal numero dei nemici, fu ucciso in battaglia.
                                                          9. Milleduecento onorati: Budda, bodhisattva e altri, iscritti nei due mandala del regno di Diamante e del regno del Grembo.
                                                          10. Annotazioni su “Parole e frasi del Sutra del Loto”. Il Daishonin qui ribalta l’ordine della frase originale che recita: «A coloro che disturbano o tormentano…». La frase in origine si riferisce al Sutra del Loto, ma in questo contesto Nichiren Daishonin la usa a proposito del devoto del sutra. I dieci titoli onorifici sono i dieci appellativi di un Budda.
                                                          11. Il Daishonin si riferisce alle epidemie scoppiate nel terzo anno dell’era Shoka (1259). Il governo aveva ordinato alle varie scuole di pregare, ma l’epidemia continuò per tutto l’anno seguente mietendo un gran numero di vittime.
                                                          12. Le punizioni generali sono quelle che colpiscono tutta la popolazione indiscriminatamente; quelle individuali colpiscono un particolare individuo. Le punizioni invisibili sono retribuzioni karmiche che non sono immediatamente riconoscibili, quelle visibili sono le retribuzioni che appaiono in una forma chiaramente riconoscibile.
                                                          13. Significa che aspirano a rinascere nella Pura terra del Budda Amida che si trova a ovest.
                                                          14. Nel capitolo “Incoraggiamenti” viene chiamato Budda Supremo Re di Dignità e Virtù Ingioiellate. (Il Sutra del Loto, cap. 28, p. 435).
                                                          15. Il capitolo “Torre preziosa” qui significa la Cerimonia nell’aria che ha inizio in tale capitolo. Il loto a otto petali del cuore si riferisce alla disposizione di cuore, polmoni e altri organi nella cassa toracica che si pensava assomigliasse a un fiore di loto con otto petali.
                                                          16. Occhio celeste: uno dei cinque tipi di visione. È la capacità degli esseri celesti di vedere nel buio, a distanza e oltre gli ostacoli.
                                                          17. Defunto amministratore incaricato e governatore di Musashi: Hojo Yoshitoki (1163-1224), secondo reggente del governo di Kamakura, e Hojo Yasutoki (1183-1242), terzo reggente. Dal 1219 al 1238, Yasutoki fu anche governatore della provincia di Musashi.
                                                          18. Per “genitori” s’intende il Sutra del Loto attraverso il quale tutti i Budda ottengono l’illuminazione.
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