logo

148. Confronto fra il Sutra del Loto e gli altri sutra

RSND, VOLUME I

image

Minobu, 1280. Indirizzata a Toki Jonin

Domanda: Il capitolo “Maestro della Legge”, nel quarto volume del Sutra del Loto, dice: «[Questo Sutra del Loto è] il più difficile da credere e il più difficile da comprendere»1. Qual è il significato di queste parole?

    Risposta: Sono passati più di duemila anni da quando il Budda predicò il Sutra del Loto in India. Ci sono voluti poco più di milleduecento anni prima che questo sutra fosse introdotto in Cina e altri duecento prima che venisse portato dalla Cina in Giappone. Da allora sono già passati più di settecento anni.

      Dopo la morte del Budda solo tre persone compresero il vero significato di questa frase del Sutra del Loto. In India, il Bodhisattva Nagarjuna disse nel suo Trattato sulla grande perfezione della saggezza: «[Il Sutra del Loto è] come un grande medico in grado di trasformare il veleno in medicina». Così il Bodhisattva Nagarjuna spiegò la frase «il più difficile da credere e il più difficile da comprendere». In Cina, il Gran Maestro T’ien-t’ai Chih-che la interpretò alla luce del suo contesto: «Fra tutti i sutra che io [Budda Shakyamuni] ho predicato, che ora predico e che predicherò, questo è il più difficile da credere e il più difficile da comprendere»2. In Giappone, il Gran Maestro Dengyo spiegò così questa frase: «Tutti i sutra dei primi quattro periodi predicati in passato, il Sutra degli Innumerevoli significati, predicato ora, e il Sutra del Nirvana che sarà predicato in futuro, sono facili da credere e facili da comprendere, perché sono insegnamenti predicati secondo la capacità degli ascoltatori. Il Sutra del Loto è il più difficile da credere e da comprendere perché è un insegnamento in cui il Budda rivelò direttamente ciò che aveva conseguito»3.

        Domanda: Cosa si intende con ciò?

          Risposta: In un caso la facilità di credere e di comprendere è dovuta al fatto che il Budda predicò secondo la capacità delle persone. E nell’altro caso la difficoltà di credere e di comprendere è dovuta al fatto che egli insegnò secondo la propria illuminazione.

            Il Gran Maestro Kobo e i suoi successori del tempio To in Giappone sostengono che, fra tutti gli insegnamenti essoterici, il Sutra del Loto è il più difficile da credere e da comprendere, ma che, paragonato agli insegnamenti esoterici, è semplice da credere e da comprendere. Jikaku, Chisho e i loro seguaci sostengono che il Sutra del Loto e il Sutra di Mahavairochana sono tra i più difficili da credere e tra i più difficili da comprendere, ma che, dei due, il Sutra di Mahavairochana è di gran lunga il più difficile, sia da credere sia da comprendere.

              Tutti in Giappone sono d’accordo con entrambe queste opinioni. Tuttavia, interpretando questo passo, io dico che le scritture non buddiste sono più facili da credere e da comprendere dei sutra hinayana e che i sutra hinayana sono più facili del Sutra di Mahavairochana e degli altri sutra [Corretti ed equi]; quello di Mahavairochana e gli altri sutra sono più facili dei sutra della Saggezza; i sutra della Saggezza sono più facili del Sutra della Ghirlanda di fiori; quello della Ghirlanda di fiori è più facile del Sutra del Nirvana; il Sutra del Nirvana è più facile del Sutra del Loto e l’insegnamento transitorio del Sutra del Loto è più facile dell’insegnamento originale4. Esistono quindi diversi livelli comparativi di difficoltà.

                Domanda: A che cosa serve sapere tutto ciò?

                  Risposta: La grande lanterna che rischiara la lunga notte delle sofferenze di nascita e morte, la spada affilata che spezza l’oscurità fondamentale inerente alla vita non è altro che il Sutra del Loto. Gli insegnamenti della Vera parola, della Ghirlanda di fiori e di altre scuole rientrano negli insegnamenti esposti secondo la capacità delle persone e sono quindi facili da credere e da comprendere. Gli insegnamenti esposti secondo le capacità delle persone sono i sutra che il Budda predica in risposta ai desideri degli uomini dei nove mondi, così come un padre saggio educa il figlio ignorante in maniera adatta al livello di comprensione del bambino. Invece l’insegnamento esposto secondo l’illuminazione del Budda è il sutra che il Budda predicò direttamente dal mondo di Buddità, così come un padre santo guida il figlio ignorante a raggiungere la sua stessa comprensione.

                    Alla luce di questo principio, io ho attentamente esaminato il Sutra di Mahavairochana, quello della Ghirlanda di fiori, il Sutra del Nirvana e altri sutra e ho scoperto che sono tutti sutra esposti secondo le capacità delle persone.

                      Domanda: C’è qualche prova di quanto dici?

                        Risposta: Il Sutra di Shrimala afferma: «Il Budda conduce alla maturazione quelli che hanno praticato soltanto insegnamenti non buddisti, insegnando la pratica delle buone cause che portano ai mondi degli esseri umani e celesti. Per quelli che aspirano a diventare ascoltatori della voce, il Budda impartisce il veicolo per gli ascoltatori della voce. A quelli che aspirano a diventare risvegliati all’origine dipendente, il Budda rivela il veicolo per i risvegliati all’origine dipendente. A quelli che ricercano il grande veicolo, il Budda rivela il grande veicolo [per i bodhisattva]». Questo passo si riferisce agli insegnamenti facili da credere e da comprendere, quali i sutra della Ghirlanda di fiori, di Mahavairochana, della Saggezza, del Nirvana e altri.

                          In antitesi, nel sutra [del Loto] leggiamo: «A quel tempo l’Onorato dal Mondo si rivolse al Bodhisattva Re della Medicina, e tramite lui agli ottantamila grandi uomini, dicendo: “Re della Medicina, vedi in questa grande assemblea innumerevoli esseri celesti, re draghi, yaksha, gandharva, asura, garuda, kimnara, mahoraga, esseri umani e non umani, così come monaci, monache, laici e laiche, alcuni che aspirano a diventare ascoltatori della voce, altri che aspirano alla condizione di pratyekabuddha, o che ricercano la via del Budda? Ebbene, a tutti costoro che al cospetto del Budda ascoltano un verso o una frase del Sutra del Loto della Legge meravigliosa e nella mente ne gioiscono anche solo per un istante, io predico il conseguimento della suprema perfetta illuminazione»5.

                            Negli altri vari sutra vediamo che i cinque precetti furono insegnati per gli esseri umani, i dieci buoni precetti per gli esseri celesti, [le quattro virtù infinite] di pietà, compassione, gioia e imparzialità per il dio Brahma, la pratica dell’elemosina per il re demone, i duecentocinquanta precetti per i monaci e i cinquecento precetti per le monache, le quattro nobili verità per gli ascoltatori della voce, la dodecupla catena della causalità per i risvegliati all’origine dipendente e le sei paramita per i bodhisattva. Questo metodo d’insegnamento è paragonabile all’acqua che assume la forma rotonda o quadrata del recipiente che la contiene, o all’elefante che esercita soltanto la forza necessaria a sottomettere il nemico.

                              Il Sutra del Loto è totalmente differente: è stato predicato per tutti indistintamente, incluse le otto specie di esseri non umani e le quattro categorie di credenti. Questo metodo d’insegnamento è paragonabile a una squadra, che viene usata per eliminare le disparità, o al re leone, che attacca con tutta la sua potenza indipendentemente dalla forza dell’avversario.

                                Esaminando tutti i vari sutra alla luce del limpido specchio del Loto, è evidente che i tre sutra del Budda Mahavairochana e i tre sutra della Pura terra6 sono insegnamenti predicati in accordo con la capacità delle persone. Tuttavia, poiché le dottrine di Kobo, Jikaku e Chisho, per qualche ragione, hanno trovato largo consenso, in Giappone questa verità è rimasta oscurata da più di quattrocento anni. Questo è paragonabile a scambiare una gemma con un sasso o a barattare legno di sandalo in cambio di comune legname. Poiché il Buddismo è stato gradualmente sovvertito, anche il mondo secolare è precipitato nella corruzione e nel caos. Il Buddismo è come il corpo e la società come l’ombra. Quando il corpo si piega, si piega anche l’ombra. Come sono fortunati i miei discepoli che, seguendo la vera intenzione del Budda, entreranno naturalmente nel grande mare della saggezza omnicomprensiva! Ma gli studiosi buddisti del nostro tempo ripongono fede in insegnamenti esposti secondo la capacità delle persone e perciò sono destinati ad affondare nel mare della sofferenza. Spiegherò tutto questo più dettagliatamente in un’altra occasione.

                                  Con profondo rispetto,

                                    Nichiren

                                      Il ventiseiesimo giorno del quinto mese

                                        Risposta a Toki

                                            Cenni Storici

                                            Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu a Toki Jonin che viveva a Shimosa, nel quinto mese del terzo anno di Koan (1280).

                                            Nella lettera il Daishonin spiega al discepolo il significato di un passo del capitolo “Maestro della Legge” del Sutra del Loto che descrive il sutra stesso come «il più difficile da credere e il più difficile da comprendere». Presenta quindi i tre studiosi buddisti che hanno interpretato correttamente questo passo: l’indiano Nagarjuna, il cinese T’ien-t’ai e il giapponese Dengyo. Distingue poi tra due tipi di insegnamento: quelli provvisori, insegnati dal Budda Shakyamuni secondo le capacità della gente, e il Sutra del Loto, che espone direttamente l’illuminazione di Shakyamuni. Il Daishonin sostiene che, mentre gli insegnamenti del primo tipo sono facili da credere e da comprendere, solo il Sutra del Loto permette di superare l’oscurità fondamentale inerente alla vita.

                                            Afferma inoltre che la confusione presente negli insegnamenti buddisti ha gettato la società nel caos, giacché il popolo giapponese abbraccia le dottrine errate di Kobo e di altri preti, mentre solo l’insegnamento corretto fornisce una base solida per la pace e la prosperità del paese.

                                            Il Daishonin conclude la lettera affermando che solo i seguaci di Nichiren sono in grado di ottenere l’illuminazione, perché credono nel corretto insegnamento del Budda.

                                            Note

                                            1. Il Sutra del Loto, cap. 10, p. 235.
                                            2. Il significato profondo del Sutra del Loto.
                                            3. Gli eminenti princìpi del Sutra del Loto.
                                            4. La traduzione è stata ampliata per maggiore chiarezza.
                                            5. Il Sutra del Loto, cap. 10, p. 231.
                                            6. I tre sutra del Budda Mahavairochana sono i tre sutra della Vera parola: il Sutra di Mahavairochana, il Sutra della Corona di diamanti e il Sutra Susiddhikara. I tre sutra della Pura terra sono: il Sutra del Budda Vita Infinita, il Sutra della Meditazione sul Budda Vita Infinita e il Sutra di Amida.
                                            La Biblioteca di Nichiren
                                            istituto buddista italiano soka gakkai
                                            senzamotica
                                            Eredità della vita
                                            otto per mille
                                            nuovo rinascimento
                                            buddismo e società
                                            volo continuo
                                            esperia

                                            © Soka Gakkai. © Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. | Via di Bellagio 2/E 50141 Firenze FI | C.F. 94069310483 | P.I. 04935120487 | Privacy & Cookie Policy.

                                            Gestisci consenso