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290. Cosa significa udire per la prima volta il veicolo del Budda

RSND, VOLUME II

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Luogo sconosciuto, 1278. Indirizzata a Toki Jonin

Ho ricevuto le sette stringhe di monete che mi hai inviato qui, nella provincia di Kai, dalla provincia di Shimosa. Serviranno per i servizi funebri relativi al terzo anniversario della morte1 della tua adorata madre.

    Domanda: «Non è mai esistito niente di paragonabile alla luminosità e alla serenità della concentrazione e visione profonda»2. In realtà, cosa significa?

      Risposta: Si riferisce alla concentrazione e visione profonda della perfetta e immediata illuminazione.

        Domanda: E cosa significa la “concentrazione e visione profonda della perfetta e immediata illuminazione”?

          Risposta: È un altro nome della meditazione del Loto.

            Domanda: E cos’è la “meditazione del Loto”?

              Risposta: È la pratica del Sutra del Loto che svolgono le persone comuni di quest’ultima epoca. Essa ha due aspetti: uno è l’apertura e la fusione dei semi di specie simili. L’altra è l’apertura e la fusione dei semi degli opposti.

                Domanda: Da dove derivano questi termini?

                  Risposta: Dal passo del capitolo “Parabola delle erbe medicinali” nel terzo volume del Sutra del Loto, che recita: «[Perché solo il Tathagata è in grado di capire] la specie, la forma, l’aspetto e la natura di questi esseri viventi»3. Di queste quattro cose, la prima, “la specie”4, ha due significati e cioè i semi di specie simili e i semi degli opposti.

                    Riguardo al termine “semi di specie simili”, un commentario dice: «Tutti gli esseri viventi dotati di mente hanno i semi della natura di Budda. Quando odono una frase del sutra, hanno i semi della saggezza per percepire la propria natura di Budda. E quando chinano la testa e sollevano le mani in segno di rispetto, ciò rappresenta i semi delle buone azioni necessarie a sviluppare tale saggezza e realizzare la propria natura di Budda»5.

                      I “semi degli opposti” sono i tre sentieri delle illusioni e i desideri, del karma, della sofferenza, che diventano il corpo del Dharma, la saggezza e l’emancipazione.

                        La dottrina che riguarda i semi di specie simili è contenuta nel Sutra del Loto, ma parti di essa si trovano anche nei vari sutra predicati prima del Loto. Miao-lo nel suo commentario afferma: «L’insegnamento specifico parla solo dei semi di specie simili, e non dei semi degli opposti»6. Qui il termine “insegnamento specifico” non si riferisce all’insegnamento specifico nel suo senso originale, ma all’insegnamento perfetto che si trova nei sutra predicati prima del Sutra del Loto o all’insegnamento perfetto esposto dai maestri diversi da T’ien-t’ai.7 Inoltre, nell’insegnamento transitorio del Sutra del Loto i venti e più versi che iniziano con «coloro che fanno offerte alle reliquie»8 riguardano complessivamente l’apertura e la fusione dei semi di specie simili.

                          Domanda: Cosa si intende con il termine “semi degli opposti”?

                            Risposta: Grande concentrazione e visione profonda afferma: «Che cosa significa udire l’insegnamento perfetto? Significa udire la dottrina che nascita e morte non sono altro che il corpo del Dharma, che le illusioni e i desideri non sono altro che la saggezza, e che il vincolo del karma non è altro che l’emancipazione. Si tratta di tre termini, ma non di tre entità. Sono un’unica entità, anche se indicata con tre nomi diversi. Hanno un’unica forma, cioè, in verità, non sono diversi l’uno dall’altro. Quando qualcuno riesce a conseguire il corpo del Dharma, ottiene anche la saggezza e l’emancipazione. E poiché la saggezza è pura, anche gli altri due sono puri. Poiché l’emancipazione significa libertà, anche gli altri due significano libertà. L’ascolto di tutte le dottrine segue questo stesso schema. Tutte le dottrine buddiste vi sono comprese; nessuna va perduta o manca. Questo è ciò che si chiama “ascoltare il perfetto insegnamento”».

                              Questo passo del commentario può servire come modello per la definizione dei “semi degli opposti”.

                                Domanda. E cosa significa esattamente?

                                  Risposta: Significa che il regno di nascita e morte è un regno di sofferenza inflitta alle persone come effetto delle loro azioni passate, e comprende le cinque componenti, i dodici campi sensoriali e i diciotto elementi. Il termine “illusioni e desideri” si riferisce alle tre categorie delle illusioni, cioè, le illusioni del pensiero e del desiderio, le illusioni innumerevoli come i granelli di polvere e sabbia, e le illusioni sulla vera natura dell’esistenza. Il vincolo del karma si riferisce ai cinque peccati capitali, alle dieci azioni malvagie e alle quattro offese maggiori. Il corpo del Dharma è il Tathagata dal corpo del Dharma; la saggezza è il Tathagata dal corpo di ricompensa e l’emancipazione è il Tathagata dal corpo manifesto.

                                    Noi esseri viventi per vasti kalpa senza inizio siamo stati dotati di questi tre sentieri: delle illusioni e dei desideri, del karma e della sofferenza. E adesso, quando incontriamo il Sutra del Loto, questi tre sentieri non diventano altro che le tre virtù del corpo del Dharma, della saggezza e dell’emancipazione.

                                      Obiezione: L’acqua non si genera dal fuoco e l’erba non cresce dalla pietra. Il male causa effetti malvagi e le buone cause producono buone risposte; nell’insegnamento buddista questo è un principio immutabile. Se indaghiamo sulla nostra origine, troviamo che il fluido seminale e il sangue del padre e della madre, i due fluidi, uno bianco e uno rosso, si uniscono per produrre un singolo essere. E questa è la radice del male, la fonte di ogni impurità. Anche se il grande mare stesso dovesse riversarsi su di noi, non riuscirebbe mai a lavar via questa impurità.

                                        E se indaghiamo sulla radice della sofferenza inflitta alle persone, scopriamo che essa deriva dai tre veleni di collera, avidità e stupidità. Attraverso i due sentieri delle illusioni e dei desideri, e della sofferenza si crea il karma. E il sentiero del karma è ciò che ci lega al regno di nascita e morte. Siamo come uccelli chiusi in una gabbia. Come possono questi tre sentieri, delle illusioni e dei desideri, del karma e della sofferenza, essere chiamati le tre cause che conducono alla Buddità? Puoi accumulare escrementi e cercare di farne legno di sandalo, ma non avranno mai l’aroma del sandalo!

                                          Risposta: La tua obiezione è piuttosto ragionevole. Invece di cercare di rispondere, vorrei semplicemente citare le parole del Bodhisattva Nagarjuna, il tredicesimo successore del Budda e fondatore del lignaggio del Gran Maestro T’ien-t’ai, che, nello spiegare la parola myo, o meraviglioso, nei termini di myoho dice che è «come un grande medico in grado di trasformare il veleno in medicina»9.

                                            Qual è il veleno? Sono i tre sentieri delle illusioni e dei desideri, del karma e della sofferenza ai quali siamo destinati. Qual è la medicina? È il corpo del Dharma, la saggezza e l’emancipazione. E cosa significa trasformare il veleno in medicina? Significa trasformare i tre sentieri nelle tre virtù: il corpo del Dharma, la saggezza e l’emancipazione. T’ien-t’ai dice: «Il carattere myo significa al di là della normale comprensione»10. E dice anche: «La vita in ogni istante […] Questa è la ragione per cui si parla di “regione dell’insondabile”»11.

                                              Questo significa conseguire la Buddità nella propria forma presente. In tempi recenti le scuole della Ghirlanda di fiori e della Vera parola hanno rubato tale dottrina, considerandola come se fosse loro. Sono i più sfacciati e ignobili ladri del mondo!

                                                Domanda: Le persone comuni possono realmente comprendere il significato di questa dottrina segreta?

                                                  Risposta: La mia risposta sarebbe inutile in questo caso. Ma il Bodhisattva Nagarjuna nel novantatreesimo volume del Trattato sulla grande perfezione della saggezza afferma: «Che gli arhat che hanno sradicato le illusioni e i desideri adesso siano capaci di conseguire la Buddità è qualcosa che solo i Budda possono comprendere. Quando si parla di dottrina bisogna dare una spiegazione ragionevole, ma, in verità, la questione è al di là della normale comprensione e perciò è inutile perdersi in vane teorizzazioni. Una volta conseguita la Buddità, si potrà comprenderla a sufficienza. E le altre persone devono avere fede, sapendo che non possono ancora capire».

                                                    Questo passo del commentario significa che i bodhisattva che hanno sradicato i primi undici dei dodici livelli d’ignoranza in accordo con l’insegnamento specifico dei sutra predicati prima del Sutra del Loto, i grandi bodhisattva che hanno eliminato i primi quarantuno dei cinquantadue livelli d’ignoranza in accordo con l’insegnamento perfetto, perfino grandi bodhisattva come Virtù Universale o Manjushri, non possono capire il significato del Sutra del Loto. A maggior ragione sarà così per le persone dei tre veicoli degli ascoltatori della voce, dei risvegliati all’origine dipendente e dei bodhisattva che seguono i primi due dei quattro insegnamenti, l’insegnamento del Tripitaka e quello di condivisione. E sarà ancor più vero nel caso delle persone comuni di quest’ultima epoca.

                                                      Da ciò possiamo dedurre che quando il Sutra del Loto dice che «può essere compreso e condiviso solo tra Budda»12 si sta riferendo al fatto che esso insegna che i tre sentieri delle illusioni e dei desideri, del karma, e della sofferenza sono il corpo del Dharma, la saggezza e l’emancipazione, persino per le persone dei due veicoli, delle quali i sutra precedenti al Loto dicono che «avevano ridotto il corpo in cenere e annullato la coscienza»13. Possiamo dire anche che, poiché le persone dei due veicoli possono conseguire la Buddità, ciò deve essere vero anche per i bodhisattva e le persone comuni.

                                                        Per questo T’ien-t’ai afferma: «Gli organi di senso delle persone dei due veicoli sono diventati difettosi [e non potranno mai tornare a funzionare correttamente]. Perciò si dice che queste persone sono state avvelenate. Ma quando il Sutra del Loto predice che infine esse conseguiranno la Buddità, il veleno si trasforma in medicina. Perciò il trattato dice che gli altri sutra non sono insegnamenti segreti, mentre il Sutra del Loto è segreto»14. Miao-lo osserva che in questo passo la parola “trattato” si riferisce a Grande perfezione della saggezza.

                                                          Domanda: Che benefici otteniamo udendo questa dottrina?

                                                            Risposta: Questo è ciò che significa udire per la prima volta il Sutra del Loto. Miao-lo dice: «Se una persona ha fede nell’insegnamento che i tre sentieri delle illusioni e dei desideri, del karma e della sofferenza non sono altro che le tre virtù del corpo del Dharma, della saggezza e dell’emancipazione, può attraversare i due fiumi della trasmigrazione, per non parlare di riuscire a farsi strada nel triplice mondo»15.

                                                              E quando le persone comuni dell’ultima epoca odono questa dottrina, non solo esse conseguiranno la Buddità, ma anche i loro genitori la conseguiranno nella forma presente. Questa è la massima espressione di devozione filiale.

                                                                Siccome non sto molto bene, non entrerò in ulteriori dettagli, ma ti scriverò ancora un’altra volta.

                                                                  Nichiren

                                                                    Il ventottesimo giorno del secondo mese del quarto anno di Kenji [1278], segno ciclico tsuchinoe-tora

                                                                      A Toki

                                                                          Cenni Storici

                                                                          Nichiren Daishonin scrisse questa lettera il ventottesimo giorno del secondo mese del 1278 in risposta a Toki Jonin che gli aveva inviato sette kan di monete in offerta. Il Daishonin conferma che le monete verranno utilizzate per commemorare l’anniversario della morte della madre di Toki.

                                                                          Il Daishonin spiega il significato della meditazione del Loto, ovvero della pratica di Toki, la quale, egli spiega, condurrà alla Buddità non solo lui, ma anche la madre. Seguendo uno schema di domanda e risposta, il Daishonin illustra il significato di questa meditazione che, egli afferma, indica la pratica del Sutra del Loto svolta dalle persone comuni dell’ultima epoca.

                                                                          Inoltre, egli chiarisce i due aspetti di tale meditazione. Uno è quello di aprire e fondere i semi di specie simili, l’altro è quello di aprire e fondere i semi di specie opposte. I termini che usa derivano dal capitolo “Parabola delle erbe medicinali” del Sutra del Loto. Il primo termine, i semi di specie simili, si riferisce ai semi della natura di Budda che tutti gli esseri viventi possiedono, al seme della saggezza per percepire tale natura di Budda e al seme delle buone azioni per sviluppare tale saggezza e realizzare la natura di Budda. Il secondo termine, i semi di specie opposte, si riferisce ai tre sentieri delle illusioni e i desideri, del karma e della sofferenza e ai loro “opposti”, le tre virtù del corpo del Dharma, della saggezza e dell’emancipazione.

                                                                          Com’è possibile trasformare fenomeni aventi una natura apparentemente così negativa come le illusioni e i desideri terreni, il karma e la sofferenza in cause per la Buddità? Il Daishonin cita il Bodhisattva Nagarjuna il quale, riferendosi alla parola myo, di Myoho-renge-kyo dice che è «come un grande medico in grado di trasformare il veleno in medicina». Pertanto, il veleno delle illusioni e dei desideri, del karma e della sofferenza, che tutto il genere umano sperimenta, viene trasformato nella medicina del corpo del Dharma, della saggezza e dell’emancipazione.

                                                                          Il Daishonin afferma che questo è ciò che si intende quando ci si riferisce al conseguimento della Buddità nella forma presente, una dottrina rivendicata da varie scuole, ma insegnata concretamente solo nel Sutra del Loto. E il Daishonin sottolinea che udire questa dottrina significa udire veramente il Sutra del Loto per la prima volta. Citando una frase di Miao-lo che inizia con «Se una persona ha fede nell’insegnamento…» egli spiega che «udire» significa anche credere. Inoltre, egli conclude, non solo le persone comuni che odono questo insegnamento, ma anche le loro madri e i loro padri conseguiranno la Buddità nella forma presente. Il Daishonin incoraggia Toki affermando che questa è l’espressione fondamentale della devozione filiale.

                                                                          Note

                                                                          1. In Giappone, il terzo anniversario della morte di una persona si commemora due anni dopo l’evento. Anche se il primo anniversario si celebra un anno dopo, il terzo anniversario e quelli seguenti si contano a partire dal secondo anno dopo il decesso.
                                                                          2. Questa frase è nella prefazione di Chang-an a Grande concentrazione e visione profonda di T’ien-t’ai. “Concentrazione e visione profonda “ è il nome del sistema di meditazione esposto in tale opera.
                                                                          3. Il Sutra del Loto, cap. 5, p. 155.
                                                                          4. Il carattere cinese per “specie” significa anche seme, varietà e piantare. T’ien-t’ai usò tale carattere per spiegare il concetto di “semi di specie simili” e “semi degli opposti”.
                                                                          5. Riassunto di un passo di Il significato profondo del Sutra del Loto.
                                                                          6. Annotazioni su “Parole e frasi del Sutra del Loto”.
                                                                          7. “L’insegnamento specifico nel suo senso originale” si riferisce all’insegnamento specifico che è uno dei quattro insegnamenti della dottrina formulati da T’ien-t’ai (gli altri tre sono l’insegnamento del Tripitaka, quello di condivisione e quello perfetto). “L’insegnamento perfetto esposto dai maestri diversi da T’ien-t’ai” è l’insegnamento perfetto esposto nei sutra precedenti a quello del Loto. Per T’ien-t’ai il vero insegnamento perfetto è quello esposto nel Sutra del Loto.
                                                                          8. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 83.
                                                                          9. Trattato sulla grande perfezione della saggezza.
                                                                          10. Significato profondo.
                                                                          11. Grande concentrazione e visione profonda.
                                                                          12. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 66.
                                                                          13. Riferimento alla dottrina hinayana secondo la quale si può conseguire il nirvana solo estinguendo il proprio corpo e la propria mente.
                                                                          14. Significato profondo.
                                                                          15. Annotazioni su “Grande concentrazione e visione profonda”. “I due fiumi della trasmigrazione” indicano la trasmigrazione con differenze e limitazioni e la trasmigrazione con cambiamento e avanzamento. Per entrambi i tipi vedi Glossario.
                                                                          La Biblioteca di Nichiren
                                                                          istituto buddista italiano soka gakkai
                                                                          senzamotica
                                                                          Eredità della vita
                                                                          otto per mille
                                                                          nuovo rinascimento
                                                                          buddismo e società
                                                                          volo continuo
                                                                          esperia

                                                                          © Soka Gakkai. © Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. | Via di Bellagio 2/E 50141 Firenze FI | C.F. 94069310483 | P.I. 04935120487 | Privacy & Cookie Policy.

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