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298. Doryu del tempio Kencho

RSND, VOLUME II

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Minobu, 1278. Indirizzata a Hojo Yagenta

Sono stato lieto che il tuo messaggero sia arrivato, proprio quando cominciavo a preoccuparmi di come fosse andato il tuo viaggio di ritorno a casa, che richiede un’intera giornata. In quanto alle faccende che ti riguardano, troverai di più nella lettera inviata da Hoki1.

    Hai detto che Doryu è morto e le sue spoglie sono trattate come se fossero quelle di un Budda. Bene, l’opinione pubblica non sa per nulla qual è la verità e, poiché si rifiuta di prenderla in considerazione, è inutile che mi metta a contestarla o a discuterne.

      Prima dell’apparizione del Budda nel mondo, c’erano novantacinque scuole non buddiste. I seguaci credevano nei loro insegnamenti e insistevano che sarebbero diventati Budda. Poi, proprio quando tutti ne erano convinti, apparve il Budda nel mondo e insegnò che tutti i seguaci delle novantacinque scuole sarebbero caduti nell’inferno. I re delle cinque regioni dell’India e i loro ministri dichiararono che il Budda stava dicendo cose assurde. I seguaci delle scuole non buddiste, furiosi nel sentir parlare così dei loro maestri, cominciarono a nutrire cattive intenzioni. Per questo i membri del gruppo non buddista del Bastone di Bambù uccisero il venerabile Maudgalyayana.

        Quando il Budda predisse che Ottenuto Dolorosamente, un seguace degli insegnamenti non buddisti, sarebbe morto entro sette giorni, trasformandosi in uno spirito mangiatore di vomito, Ottenuto Dolorosamente andò su tutte le furie. Tuttavia, nel giro di sette giorni morì e si trasformò in uno spirito mangiatore di vomito. I seguaci non buddisti immediatamente misero a tacere la cosa e dissero alla gente che avrebbe fatto bene ad acquistare le reliquie di questo praticante che aveva raggiunto la via.

          Ci sono infiniti episodi strani di questo genere. Ma, poiché non ho visto le spoglie di Doryu, mi chiedo che cosa siano diventate. Le dottrine predicate da Doryu hanno origine dagli insegnamenti provvisori, ma il fatto che finora avesse detto che i veri insegnamenti del Budda furono trasmessi al di fuori dei sutra dimostra che era impazzito e che egli stesso ammetteva che il suo insegnamento non era buddista.

            Inoltre la situazione al tempio Kencho in questo preciso momento è palese. Anche se si può dire che il Kencho-ji sia il nemico di tutti i monasteri e templi del Giappone, poiché si nasconde dietro al manto dell’autorità, le persone hanno paura e non dicono niente. La ragione è che danno importanza all’esistenza presente e non si preoccupano granché di quelle future. Stando così le cose, nella mia esistenza presente ho detto continuamente che a causa di quel tempio il nostro paese sarebbe andato alla rovina. E questo si è avverato. Il fatto che io abbia capito queste cose e abbia ripetutamente denunciato le colpe dei preti e dei credenti laici del Giappone mi ha attirato disgrazie in questa vita, ma significherà fortuna nella prossima.

              Inoltre, anche se i preti e i credenti laici del Giappone sono consapevoli della condotta di Doryu, esteriormente si mostrano rispettosi perché hanno paura delle autorità, ma penso che in cuor loro tutti lo rifuggano. Anche se, per ignoranza, forse non sanno cosa sia corretto e cosa non lo sia in materia di insegnamenti buddisti, penso che capiscano gli affari del mondo, trattandosi di fatti che hanno chiaramente davanti agli occhi.

                E anche se una persona non segue gli insegnamenti buddisti, è abbastanza facile rendersi conto se le ossa di qualcuno sono diventate reliquie di un Budda. Le reliquie di un Budda non possono essere bruciate dal fuoco, né bagnate dall’acqua e sono infrangibili anche se colpite con un martello di diamante. Provate anche solo una volta a colpire le ossa di Doryu e vedrete cosa succede. Non c’è niente di più facile.

                  Il Kencho-ji è composto di uomini che hanno visto le loro proprietà confiscate e non sanno più dove andare. Sono diventati preti laici e, siccome hanno già quaranta, cinquanta o sessant’anni, si sono precipitati a entrare nel tempio, ma, di fatto, sono inutili. Non fanno altro che vivere nascondendosi dietro l’autorità di Doryu. Anche se la sua vana e indegna morte è una cosa che non possono capire, per un certo periodo hanno continuato a diffondere notizie false per celare la verità. Inoltre forse hanno inventato questa diceria per indurre le persone a stare lontane dall’insegnamento che io, Nichiren, abbraccio.

                    Ma il loro piano è così indecente che col tempo le loro falsità saranno smascherate. Limitatevi a osservare pazientemente la situazione per un po’. Si dice che quando si mettono a nudo le radici i rami si seccano e quando la sorgente si prosciuga il fiume cessa di scorrere.

                      Con profondo rispetto,

                        Nichiren

                          L’undicesimo giorno dell’ottavo mese del primo anno di Koan [1278], segno ciclico tsuchinoe-tora

                            Al prete laico Yagenta

                                Cenni Storici

                                Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu l’undicesimo giorno dell’ottavo mese del 1278 al prete laico Hojo Yagenta, un samurai di Kamakura che apparteneva al clan reggente Hojo. Yagenta aveva scritto al Daishonin riferendogli della morte del prete Zen Doryu, del tempio Kencho, e delle voci che circolavano secondo le quali le sue ossa erano diventate reliquie del Budda. Il Daishonin confuta questa idea citando come esempio un fatto simile avvenuto in India al tempo del Budda Shakyamuni. Shakyamuni aveva predetto che un seguace degli insegnamenti non buddisti chiamato Ottenuto Dolorosamente sarebbe morto entro sette giorni e sarebbe diventato uno spirito mangiatore di vomito. Ciò fu esattamente quello che successe, ma altri seguaci degli insegnamenti non buddisti nascosero la verità e affermarono che le sue ossa erano diventate sacre reliquie.

                                Il Daishonin afferma che, non solo Doryu non dava valore ai sutra del Budda, ma, sia la situazione al tempio Kencho, sia la condotta personale di Doryu, sono prove evidenti che le sue ossa non possono essere diventate reliquie del Budda. Il Daishonin suggerisce che il miglior modo di stabilire la verità è vedere se le ossa di Doryu sono indistruttibili, in quanto questa è una caratteristica delle vere reliquie del Budda. Egli afferma che un solo colpo basterà a stabilire la verità. Di certo, il motivo per cui i seguaci di Doryu hanno divulgato simili bugie è far dubitare le persone degli insegnamenti del Daishonin. Il Daishonin esorta Yagenta a essere paziente, poiché, quando tali menzogne verranno alla luce, sarà anche la fine di quegli insegnamenti.

                                Note

                                1. Hoki è un altro nome di Nikko, il discepolo più vicino al Daishonin e suo successore.
                                La Biblioteca di Nichiren
                                istituto buddista italiano soka gakkai
                                senzamotica
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