192. Gli avvenimenti relativi al tabernacolo
Kamakura, Data sconosciuta. Indirizzata a Sammi-bo
Mi ha fatto piacere ricevere la tua lettera e i tuoi resoconti quotidiani sugli avvenimenti relativi al tabernacolo1. L’incendio della sala principale deve significare che è giunta la fine per il Buddismo del Monte Hiei. Deve essere un annuncio che è giunto il tempo della rovina della sua scuola. Naturalmente ci sono buone ragioni perché ciò accada.
Il Monastero Jetavana, il Monastero Kukkutarama in India e il tempio sul Monte T’ien-t’ai in Cina sono caduti in rovina nell’arco dei duemila anni del Primo e Medio giorno della Legge. E adesso, nell’Ultimo giorno della Legge, Hiei, il monte dell’insegnamento T’ien-t’ai, si trova soltanto in Giappone. In tutto l’intero sistema maggiore di mondi si trova in quest’unico luogo, non è vero?
Come si potrebbe dubitare che i demoni concentrino su di esso tutta la loro invidia? E che ne siano gelosi anche i seguaci dell’insegnamento hinayana e degli insegnamenti provvisori? Così i preti Zen, quelli dei Precetti e quelli Nembutsu si lamentano del Monte Hiei presso il sovrano e i suoi ministri, i tremila preti della montagna non riconoscono l’origine della rovina della loro stessa scuola, e sia i preti sia i sostenitori laici hanno un’idea illusoria della causa della distruzione del loro paese e degli insegnamenti del Budda.
L’unica cosa sulla quale dovremmo basarci adesso è il passo del settimo volume del Sutra del Loto che dice: «Nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo in tutto Jambudvipa»2, non ti pare?
E dovremmo basarci anche sul passo del commentario del Gran Maestro Dengyo che afferma: «Il Primo e il Medio giorno sono quasi trascorsi e l’Ultimo giorno si avvicina. Adesso è veramente il tempo in cui l’unico veicolo del Sutra del Loto si dimostrerà perfettamente adatto alle capacità di tutte le persone»3.
L’estinzione si verifica affinché possa esservi la rinascita, e la discesa affinché possa esservi la risalita. Queste difficoltà non si saranno forse verificate affinché il Monte Hiei possa prosperare in futuro?
È impossibile scrivere in una lettera tutto ciò che vorrei dirti. Attendo vivamente di incontrarti alla prima occasione.
Rispettosamente,
Nichiren
Il primo giorno del terzo mese
Scritto in risposta
Cenni Storici
Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Kamakura il primo giorno del terzo mese in risposta a una lettera, inviata dal suo discepolo Sammi-bo, con un resoconto, giorno per giorno, sui fatti del tabernacolo. È probabile che la lettera sia stata scritta nel 1265, ma potrebbe anche essere datata 1264 o 1269. Sammi-bo, che all’epoca studiava a Kyoto, aveva riferito al Daishonin la notizia dell’incendio della sala principale del tempio Enryaku sul monte Hiei. Aveva anche tenuto e inviato un diario di tutti gli eventi legati ai fatti del tabernacolo. I preti del Monte Hiei, per far sì che venissero accettate le loro richieste, avevano esercitato pressioni sulla corte imperiale portando in processione per le strade di Kyoto un tabernacolo del santuario Hie, che faceva parte del tempio Enryaku. Queste iniziative avevano intimorito la corte e i cittadini della capitale. Rispetto all’episodio e all’incendio della sala principale, il Daishonin afferma che sono la prova che «è giunta la fine per il Buddismo del Monte Hiei», o scuola Tendai. Nella parte finale della lettera, il Daishonin accenna alla possibilità che il Monte Hiei possa un giorno tornare a essere fiorente, a dimostrazione della sua fiducia nella diffusione dell’insegnamento dell’unico veicolo del Sutra del Loto nell’Ultimo giorno della Legge.