375. I vestiti e il cibo
Minobu, 1278. Indirizzata a Nanjo Tokimitsu, madre di
Alla monaca laica:
Ho ricevuto il kan di monete che mi hai inviato.
Il cibo ravviva la carnagione, dà forza e prolunga la vita. I vestiti tengono lontano il freddo, proteggono dal caldo e nascondono la vergogna.
Quando si donano cose agli altri si ravviva la loro carnagione, si dà loro forza e se ne prolunga la vita.
Quando si accende una torcia per qualcuno di notte si fa luce non solo a quella persona, ma anche a se stessi. Così, quando si ravviva la carnagione degli altri si ravviva anche la propria, quando si dà loro forza se ne dà anche a se stessi, quando si prolunga la loro vita si prolunga anche la propria.
Il Sutra del Loto alimenta la carnagione del Budda Shakyamuni, la forza dell’Onorato dal Mondo, la vita del Tathagata. Quando una persona malata fa offerte al Sutra del Loto la malattia si allevierà, la carnagione si illuminerà e la forza aumenterà…
Cenni Storici
Secondo alcune fonti, Nichiren Daishonin scrisse questa lettera, la cui parte finale è andata persa, da Minobu nel 1278, alla madre di Nanjo Tokimitsu. Dopo avere confermato il ricevimento di un’offerta in monete, egli descrive i benefici del cibo e del vestiario che sostengono la vita, spiegando che quando si donano cibo e vestiti a un altro, ne beneficia sia chi dona sia chi riceve. Egli illustra questo punto citando un proverbio: «Quando si accende una torcia per qualcuno di notte, si fa luce non solo a quella persona, ma anche a se stessi».
Il Daishonin sottolinea poi quanto maggiore sarà il beneficio di chi fa offerte al Sutra del Loto, che alimenta la carnagione, la forza e la vita del Budda.