56. La difficoltà di mantenere la fede
Luogo sconosciuto, 1275. Indirizzata a Shijo Kingo
Ti scrivo a proposito del passo: «Questo sutra è difficile da sostenere»1. Secondo Acharya Ben2, tu gli hai detto: «Ho praticato correttamente questo sutra fin dallo scorso anno, quando mi dicesti che coloro che abbracciano questo sutra “godranno di pace e sicurezza nell’esistenza presente e nasceranno in circostanze favorevoli nelle successive”3. Ma invece sono stato sommerso dalle difficoltà». È vero tutto ciò, o mi ha dato una notizia falsa? In qualunque caso, approfitterò di questa opportunità per risolvere qualsiasi dubbio tu possa avere.
In un passo del Sutra del Loto si legge che è «il più difficile da credere e il più difficile da comprendere»4. Molti vengono a conoscenza di questo sutra e lo accettano ma, quando sorgono grandi ostacoli, proprio come gli era stato annunciato che sarebbe accaduto, pochi lo ricordano e lo tengono bene in mente. Accettare è facile, continuare è difficile. Ma la Buddità si trova nel mantenere la fede. Colui che abbraccia questo sutra dovrebbe essere pronto a incontrare difficoltà. È comunque certo che «conseguirà rapidamente l’insuperata via del Budda»5.“Mantenere la fede” vuol dire serbare nel cuore Nam-myoho-renge-kyo, il principio più importante per tutti i Budda delle tre esistenze. Nel sutra si legge: «Proteggeremo e sosterremo quello che il Budda ci ha affidato»6.Il Gran Maestro T’ien-t’ai affermò: «Si riceve grazie al potere della fede e si continua grazie al potere del pensiero costante»7. In un’altra parte del sutra si legge: «Questo sutra è difficile da sostenere; se qualcuno potrà sostenerlo anche solo per breve tempo, certo io ne gioirò e così faranno tutti gli altri Budda»8.
Un fuoco brucia più alto quando si aggiungono dei ceppi e un forte vento fa gonfiare il kalakula.Il pino vive diecimila anni, perciò i suoi rami si piegano e si contorcono. Il devoto del Sutra del Loto è come il fuoco e il kalakula, mentre le sue persecuzioni sono come i ceppi e il vento. Il devoto del Sutra del Loto è il Tathagata la cui durata della vita è incommensurabile; non c’è da stupirsi che la sua pratica sia ostacolata, proprio come i rami del pino sono piegati o spezzati. D’ora in avanti, ricorda sempre le parole: «Questo sutra è difficile da sostenere».
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il sesto giorno del terzo mesedel dodicesimo anno di Bun’ei (1275), segno ciclico kinoto-i
A Shijo Kingo
Cenni Storici
Questa è una delle trentasette lettere ancora esistenti che Nichiren Daishonin indirizzò al suo fedele discepolo Shijo Kingo. In quel periodo Kingo stava subendo forti pressioni da parte del suo signore, Ema, e di altri samurai del feudo, suoi colleghi, affinché rinunciasse alla fede negli insegnamenti del Daishonin. Nichiren Daishonin scrisse questa lettera per incoraggiare il discepolo a rafforzare la sua determinazione.