161. La persona e la Legge
Minobu, 1281. Indirizzata a Nanjo Tokimitsu
Ho appena saputo dal tuo messaggero che sei affetto da una grave malattia. Spero che tu guarisca presto e venga a trovarmi.
Ho anche ricevuto i tuoi doni di un carico di sale, un sacco di fagioli di soia, una borsa di alghe e un contenitore di bambù pieno di sakè. Non avendoti più visto sin dal tuo ritorno a casa dalla provincia di Kozuke, mi chiedevo come stessi. Non trovo le parole per dirti quanto apprezzi la tua sincera devozione nell’inviarmi una lettera e i molti regali.
Come sai bene, uno dei sutra ci narra la storia del ragazzo Virtù Vittoriosa1, che offrì una torta di fango al Budda e rinacque poi come re Ashoka che governò su gran parte del continente meridionale di Jambudvipa. Poiché il Budda è degno di rispetto, il ragazzo poté ricevere questa grande ricompensa, benché la torta fosse solo di fango. Tuttavia, il Budda Shakyamuni insegna che chi fa offerte al devoto del Sutra del Loto nell’Ultimo giorno della Legge anche per un solo giorno, acquisterà una fortuna cento, mille, diecimila, milioni di volte più grande che se offrisse innumerevoli tesori al Budda per un milione di kalpa. Quanto è meravigliosa, allora, la tua rara sincerità2 nel sostenere il devoto del Sutra del Loto in tutti questi anni! Secondo le auree parole del Budda, nella prossima vita rinascerai certamente nella pura terra del Picco dell’Aquila. Che immensa ricompensa otterrai!
Questo è un luogo montuoso, lontano da qualsiasi dimora umana. Non c’è un solo villaggio in qualsiasi direzione. Benché io viva in un posto così sperduto, profondamente, nella mia carne mortale, custodisco gelosamente la Legge segreta fondamentale ereditata dal Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, sul Picco dell’Aquila.
Il mio cuore è dove tutti i Budda entrano nel nirvana; la mia lingua, dove essi mettono in moto la ruota della dottrina; la mia gola, dove nascono in questo mondo; la mia bocca, dove ottengono l’illuminazione. Poiché questo monte è il luogo in cui dimora il meraviglioso devoto del Sutra del Loto, come può essere meno sacro della pura terra del Picco dell’Aquila? Questo è ciò che [Parole e frasi del Sutra del Loto intende quando] afferma: «Poiché la Legge è meravigliosa, la persona è degna di rispetto; poiché la persona è degna di rispetto, la terra è sacra». Il capitolo “Poteri sovrannaturali” afferma: «Sia […], in una foresta, sotto un albero, in un monastero […] in tali luoghi i Budda sono entrati nel parinirvana»3. Coloro che visitano questo luogo possono istantaneamente cancellare le colpe commesse sin dall’infinito passato e trasformare i mali causati dai tre tipi di azioni4 nelle tre virtù5.
Nell’India centrale un viaggiatore afflitto giunse un giorno al lago della Frescura per placare i fuochi dell’angoscia nel suo cuore. Egli affermò che quelle acque esaudivano tutti i desideri, «proprio come una fresca e limpida fonte può soddisfare tutti coloro che sono assetati»6. Benché il lago della Frescura e questo luogo siano diversi, il principio è esattamente lo stesso. Così, il Picco dell’Aquila in India è ora qui, sul monte Minobu in Giappone. È trascorso molto tempo dalla tua ultima visita qui. Dovresti venire a trovarmi più presto che puoi. Spero ardentemente di vederti.
Come posso descrivere la tua sincerità7? In verità, essa è splendida!
Nichiren
L’undicesimo giorno del nono mesedel quarto anno di Koan (1281)
Risposta a Nanjo
Cenni Storici
Nichiren Daishonin scrisse questa lettera dal monte Minobu per Nanjo Tokimitsu, l’amministratore del villaggio di Ueno, a Suruga, nel nono mese del 1281, quando questi aveva solo ventidue anni.
Dopo la persecuzione di Atsuhara, durante la quale Nanjo Tokimitsu si era prodigato per proteggere gli altri credenti, il governo si accanì contro di lui imponendo tasse talmente pesanti sulla sua proprietà da rendergli difficile il mantenimento della sua famiglia. Sembra inoltre che Tokimitsu soffrisse all’epoca di una grave malattia, della quale non si conosce la natura; di certo si sa che riuscì a guarire e prolungò la sua vita di altri cinquant’anni.
Il titolo di questa lettera deriva da un passo di Parole e frasi del Sutra del Loto in cui si afferma che, poiché la Legge è meravigliosa, la persona che la sostiene è degna di rispetto.