logo

307. La statua del Budda Shakyamuni foggiata da Nichigen-nyo

RSND, VOLUME II

image

Luogo sconosciuto, 1279. Indirizzata a Nichigen-nyo

Ho iscritto un Gohonzon per la tua protezione. In precedenza avevo ricevuto due kan di monete e adesso ne ho ricevuto un altro dalla mia sostenitrice laica, Signora Nichigen-nyo, che ha foggiato questa statua di legno, alta tre pollici, del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti del triplice mondo.

    Nel capitolo “Durata della vita” del Sutra del Loto il Budda dice: «Talvolta parlo di me stesso, talvolta di altri»1. Il Budda Buona Virtù della regione orientale, il Tathagata Mahavairochana del centro, i Budda delle dieci direzioni, i sette Budda del passato, i Budda delle tre esistenze, il Bodhisattva Pratiche Superiori e gli altri bodhisattva, Manjushri, Shariputra, e gli altri, il grande re celeste Brahma, il re demone del sesto cielo, il re celeste Shakra Devanam Indra, il dio del sole, il dio della luna, il dio della stella del mattino, le sette stelle dell’Orsa maggiore, le ventotto costellazioni, i cinque pianeti, le sette stelle, le altre ottantaquattromila, innumerevoli, stelle2, i re asura, gli dèi celesti, gli dèi terrestri, gli dèi delle montagne, gli dèi dei mari, le divinità familiari, gli dèi dei villaggi e i governanti di tutti i vari paesi del mondo, ognuno di loro non è altro che [una manifestazione temporanea] del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti! La Dea del Sole e il Grande Bodhisattva Hachiman, nella loro forma originale, sono entrambi il Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti.

      Il Budda Shakyamuni è come l’unica luna in cielo e gli altri vari Budda, bodhisattva ed esseri sono come i suoi riflessi che galleggiano su diversi specchi d’acqua. Quindi una persona che modella una singola immagine del Budda Shakyamuni in realtà sta modellando le immagini di tutti i Budda dei mondi delle dieci direzioni.

        Quando scuoti la testa, i capelli ondeggiano; quando la tua mente comincia a funzionare, il corpo si muove. Quando soffia un forte vento, l’erba e gli alberi non possono più rimanere immobili; quando la terra trema, i mari si agitano. Allo stesso modo, se qualcuno è in grado di far muovere il Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, è impossibile che l’erba e gli alberi manchino di rispondere o che le acque rimangano ferme.

          Adesso tu, Nichigen-nyo, sei nel tuo trentasettesimo anno, un’età sfortunata3. La parola “sfortunato” indica qualcosa di simile agli angoli di una coppia di dadi, agli angoli di un misurino quadrato, alle giunture nel corpo di una persona, o alle direzioni intermedie fra i quattro punti cardinali della bussola. Quando il vento soffia dai punti cardinali è moderato, ma quando soffia dalle direzioni intermedie è violento. Se una malattia riguarda i muscoli può essere facilmente curata, ma, se ha origine nelle giunture, è difficile da curare. Se una casa non ha una recinzione, i ladri possono entrare; se una persona ha dei difetti, i suoi nemici possono approfittarne. Un anno sfortunato è come una giuntura, o una casa senza recinto, o una persona con dei difetti. Ma se qualcuno ha buoni soldati di guardia alla propria casa, essi possono catturare i ladri. E se il disturbo alle giunture viene curato in tempo utile, si può godere di lunga vita.

            Ebbene, foggiare un’immagine del Budda Shakyamuni è simile a una donna di umile rango che dà alla luce un principe ereditario. Persino il padre, il sovrano del paese, di certo onorerebbe una donna simile, per non parlare dei ministri e dei loro inferiori. E il grande re celeste Brahma, il re celeste Shakra Devanam Indra, e gli dèi del sole e della luna proteggeranno la donna che ha fatto questa immagine, per non parlare degli altri dèi, piccoli e grandi.

              Re Udayana modellò un’immagine del Budda Shakyamuni. Dopo di che, il grande re celeste Brahma, gli dèi del sole e della luna, e altri esseri apparvero per porgere i propri rispetti all’immagine lignea. Ma l’immagine disse: «Invece di venerare me, è meglio che veneriate il re Udayana». E lo stesso accadde quando il re Bimbisara fece un’immagine dipinta del Budda Shakyamuni.

                Nel Sutra del Loto il Budda dice: «Le persone che in onore del Budda foggiano e costruiscono immagini, […] hanno tutte guadagnato la via del Budda»4.

                  Questo passo in realtà significa che a tutte le donne che foggiano immagini del Budda Shakyamuni, giorno dopo giorno e mese dopo mese, saranno risparmiate sia le difficoltà più grandi sia quelle più piccole in questa vita, e nella prossima conseguiranno immancabilmente la Buddità.

                    Nei cinquemila o settemila volumi dei sutra esposti dal Budda nel corso della sua vita di predicazione, non si afferma da nessuna parte che le donne possono conseguire la Buddità. Solo il Sutra del Loto afferma che una donna può conseguire la Buddità. Il Gran Maestro T’ien-t’ai Chi-che nel suo commentario dice: «[Gli altri sutra predicono la Buddità solo agli uomini], non alle donne»5. Con questo commento intende che negli altri sutra le donne sono ritenute incapaci di conseguire la Buddità. Ma poi dice: «Questo sutra predice la Buddità a tutti»6, perché in “questo sutra”, il Sutra del Loto, vediamo come la figlia del re drago diventa un Budda.

                      Quest’uomo noto come il Gran Maestro T’ien-t’ai Chih-che apparve nel paese della Cina millecinquecento anni dopo la scomparsa del Budda. Quindici volte egli rilesse l’intero corpus dei sutra e dichiarò che in nessun luogo, se non nel Sutra del Loto, si afferma che le donne possono conseguire la Buddità. Il Gran Maestro Miao-lo nel suo commentario dice che il Budda «fece questa predizione una sola volta nella sua vita di predicazione»7. Con ciò intende che questa dottrina non si trova da nessun’altra parte nell’intero corpus dei sutra.

                        Fra i corpi celesti [visibili di notte] il Sutra del Loto è paragonabile alla luna; fra le persone è paragonabile al re. Fra le montagne è il monte Sumeru, fra le acque, il grande mare. E se un sutra così meraviglioso dichiara che le donne possono conseguire la Buddità, che importa se tutti gli altri sutra le disprezzano? Se ladri, scassinatori, rapinatori, mendicanti o lebbrosi ti disprezzano, ma il sovrano del paese ti loda, dovresti piuttosto esserne felice, non ti pare?

                          Il Giappone si potrebbe chiamare il paese delle donne. Queste isole furono create dalla Dea del Sole8. In questo paese del Giappone ci sono 1.994.828 uomini e 2.994.830 donne. Questi uomini e donne sono tutti seguaci del Nembutsu. E poiché praticano il Nembutsu, fanno del Budda Amida il loro oggetto di culto e quindi indirizzano a lui le loro preghiere per l’esistenza presente. Anche se scolpissero o dipingessero un’immagine del Budda Shakyamuni, il loro scopo sarebbe di ottenere la rinascita nella pura terra del Budda Amida. Il loro vero scopo non è rendere onore al Budda Shakyamuni, e quindi farebbero meglio a non scolpire o dipingere affatto immagini simili.

                            Invece tu, Nichigen-nyo, anche se hai foggiato questa immagine del Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, poiché preghi per [avere pace e sicurezza nella tua] esistenza presente, puoi esser certa che ne godrai anche nella prossima. Fra tutte le 2.994.830 donne del Giappone, ti devi considerare la numero uno.

                              Ti scriverò più dettagliatamente un’altra volta.

                                Con profondo rispetto,

                                  Nichiren

                                    Il secondo giorno del secondo mese del secondo anno di Koan [1279]

                                      Risposta a Nichigen-nyo

                                          Cenni Storici

                                          Nichiren Daishonin scrisse questa lettera il secondo mese del 1279 a Nichigen-nyo, la moglie di Shijo Kingo, per lodare la sua sincerità nell’aver realizzato una statua di legno del Budda Shakyamuni. Egli esprime apprezzamento per le monete ricevute in offerta. Come si legge in Risposta a Kyo’o, del 1273, il Daishonin aveva iscritto un Gohonzon per Kyo’o, figlia di Shijo Kingo e Nichigen-nyo, che all’epoca era gravemente malata, e nello stesso scritto spiega il significato del Gohonzon. È possibile che per questo motivo in questa lettera egli si limiti semplicemente ad affermare di aver iscritto un Gohonzon per Nichigen-nyo.

                                          All’epoca in Giappone molte persone veneravano il Budda Amida, ma Nichigen-nyo, foggiando una statua di Shakyamuni, aveva rifiutato Amida, un Budda immaginario, a favore di Shakyamuni, il vero Budda il cui spirito è incarnato nel Sutra del Loto. Il Daishonin la loda, affermando: «Una persona che modella una singola immagine del Budda Shakyamuni in realtà sta modellando le immagini di tutti i Budda dei mondi delle dieci direzioni». Quest’affermazione si basa sul concetto che i Budda delle dieci direzioni sono manifestazioni di Shakyamuni, il Budda che ottenne l’illuminazione originale nel remoto passato. Il Daishonin sostiene che il daimoku del Sutra del Loto è la Legge che rese possibile l’illuminazione originale di Shakyamuni. E nel trattato Domande e risposte sull’oggetto di culto scritto l’anno precedente, il Daishonin chiarisce che le persone dell’Ultimo giorno della Legge «dovrebbero scegliere come oggetto di culto il daimoku del Sutra del Loto» (p. 739).

                                          Nichigen-nyo aveva trentasette anni quando fece questa offerta. In Giappone il trentasettesimo anno era considerato uno dei vari anni critici nella vita di una donna. Il Daishonin spiega a Nichigen-nyo che la sua fede pura e il suo desiderio di fare offerte le garantiranno la protezione di tutte le divinità. Citando alcuni passi del Sutra del Loto e dei relativi commentari, il Daishonin afferma che, poiché Nichigen-nyo abbraccia e sostiene il sutra che garantisce l’illuminazione delle donne, anche lei conseguirà la Buddità. Egli afferma inoltre che le sue preghiere per essere protetta in questo cosiddetto anno sfortunato riceveranno risposta, e che lei è la prima fra tutte le donne del Giappone.

                                          Note

                                          1. Il Sutra del Loto, cap. 16, p. 313. “Altri” si riferisce alle manifestazioni di Shakyamuni sotto forma di vari personaggi.
                                          2. I cinque pianeti sono Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Nel tredicesimo secolo i pianeti più distanti erano ancora sconosciuti e la Terra non era annoverata fra i pianeti. Le sette stelle sono i suddetti cinque pianeti più il sole e la luna. La cifra ottantaquattromila non va intesa letteralmente, ma indica semplicemente un gran numero, un numero incalcolabile, oppure tutti.
                                          3. Nell’antica Cina, la filosofia di yin e yang considerava sfortunati per la donna i diciannove, i trentatré e i trentasette anni. Tradizionalmente in tali occasioni si eseguivano riti per allontanare le sfortune.
                                          4. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 83.
                                          5. Parole e frasi del Sutra del Loto.
                                          6. Ibidem.
                                          7. Annotazioni su “Parole e frasi del Sutra del Loto”.
                                          8. Secondo la mitologia giapponese, la divinità maschile Izanagi e quella femminile Izanami salirono sul Ponte Fluttuante dei Cieli e immersero un’alabarda ingioiellata nell’oceano sottostante. Quando la estrassero, l’acqua che ne cadde si condensò e formò la prima isola dell’arcipelago del Giappone. Poi i due dèi scesero sull’isola ed eseguirono un rito matrimoniale. Infine Izanami diede alla luce le isole del Giappone. La Dea del Sole nacque dall’occhio sinistro di Izanagi, mentre questi si lavava in un fiume. Essa regna sull’Altopiano Celeste ed è considerata la progenitrice della stirpe imperiale giapponese.
                                          La Biblioteca di Nichiren
                                          istituto buddista italiano soka gakkai
                                          senzamotica
                                          Eredità della vita
                                          otto per mille
                                          nuovo rinascimento
                                          buddismo e società
                                          volo continuo
                                          esperia

                                          © Soka Gakkai. © Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. | Via di Bellagio 2/E 50141 Firenze FI | C.F. 94069310483 | P.I. 04935120487 | Privacy & Cookie Policy.

                                          Gestisci consenso