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167. Le proprietà del riso

RSND, VOLUME I

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Luogo sconosciuto, Data sconosciuta. Indirizzata a Destinatario sconosciuto

Lo stesso si dica del riso. Il riso in sé è lo stesso, ma il riso che nutre un uomo che offende la Legge, sostenendo una vita che distrugge i semi della Buddità, lo fa diventare un nemico più forte che mai. Eppure, non sostiene forse la sua vita così che un giorno possa convertirsi al Sutra del Loto? D’altro canto, il riso che nutre il devoto del Sutra del Loto dev’essere un riso dalla massima compassione dato che benefica tutti gli esseri umani. Questo è il significato delle reliquie del Budda che si trasformano in riso. Non so dire quanto ho gradito il fatto che tu, di questi tempi, abbia inviato un messaggero fin quaggiù. Può essere che il Budda Shakyamuni o i Bodhisattva della Terra siano entrati nel tuo corpo?

    Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia. I semi della Buddità germogliano in risposta alla causa esterna; perciò si espone l’unico veicolo1. Se Jibu-bo, Shimotsuke-bo2o altri, dovessero arrivare, li manderò senza indugio. Se vedi il signor Matsuno3, riferiscigli accuratamente quanto ho detto.

        Cenni Storici

        Non si conoscono né data né destinatario di questa lettera, di cui è rimasto solo quest’unico frammento. Si pensava che fosse la parte conclusiva de Il vero aspetto di tutti i fenomeni, scritto sull’isola di Sado nel quinto mese del 1273, ma, per lo stile e il contenuto, è attualmente considerato parte di una lettera scritta dopo il ritiro del Daishonin sul monte Minobu, forse destinata al prete laico Takahashi Rokuro Hyoe che viveva a Kajima, nel distretto di Fuji, provincia di Suruga. La moglie di Takahashi era la zia di Nikko Shonin, e sembra che Takahashi stesso, insieme alla sua famiglia, sostenesse attivamente il movimento di propagazione nella regione del Fuji.

        È da rilevare che, in chiusura, il Daishonin affida esplicitamente all’ignoto destinatario la responsabilità della propagazione nella sua provincia, facendo intendere che la sua fede era forte, e che lo considerava una delle figure di riferimento tra i discepoli della zona.

        Note

        1. Riferimento a una frase del capitolo “Espedienti”: «…che i semi della Buddità germogliano tramite la causalità, e per questa ragione predicano l’unico veicolo» (Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 86).
        2. Jibu-bo (m. 1318): seguace di Nichiren Daishonin. In origine era un prete Tendai del tempio Shijuku nella provincia di Suruga. Shimotsuke-bo (m. 1329): altro nome di Nisshu, prete del tempio Ryusen della scuola Tendai ad Atsuhara, nel distretto di Fuji, provincia di Suruga, convertito da Nikko Shonin. Poiché a sua volta operò molte conversioni fra i contadini della zona, incorse nell’ira del vice capo dei preti del tempio, Gyochi, la cui ostilità nei confronti del Daishonin condusse infine alla persecuzione di Atsuhara.
        3. Matsuno: Matsuno Rokuro Zaemon, seguace di Nichiren Daishonin e nonno materno di Nanjo Tokimitsu.
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