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269. Lettera a Ben

RSND, VOLUME II

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Minobu, 1276. Indirizzata a Destinatario sconosciuto

Ho rimandato a casa Takio1 perché deve occuparsi di riparare il tetto della sua casa. Credo che la lettera dell’Acharya Daishin ti abbia già informato che c’è stato un mutamento nel cuore di Saemon no Tayu2.

    Oggetto: Ti prego di comunicare la mia gioia al prete laico Juro3 per la tonaca che mi ha inviato.

      Oggetto: Di recente Saburo Saemon4 ha inviato qui un uomo a portare notizie assai preoccupanti. Ti prego di informarti accuratamente sui particolari della faccenda e, quando avrai scoperto qualcosa, scrivi per farmelo sapere. Ti prego di informarne anche Saemon.

        Ultimamente non ho notizie di quelle quattro persone, cioè del prete laico Kawanobe e degli altri5, e sono abbastanza preoccupato. Mi chiedo che cosa ne sia stato di loro. Scrivi e riferiscimi notizie dettagliate su ognuno di loro. La sorte di queste persone è una cosa della massima importanza e di tanto in tanto esorto gli dèi celesti affinché se ne prendano particolarmente cura. Ti prego di far loro profondamente capire che di certo otterranno benefici visibili nella vita presente, per non parlare delle esistenze future. Devono aver fede in questo.

          Adesso Ito Hachiro Saemon6 è il conestabile di Shinano. Una volta è stato in punto di morte, ma le mie preghiere lo hanno riportato in vita. A quel tempo fece sapere al prete Myosho che non si sarebbe più annoverato fra i credenti Nembutsu, ma, contraddicendo le sue stesse parole, ha deciso di unirsi ai credenti Nembutsu e ai preti della Vera parola ed è caduto nell’inferno di incessante sofferenza.

            Noto-bo7 in realtà era un mio sostenitore, ma, per paura di quello che avrebbero potuto fargli, oppure per avidità, non solo mi ha abbandonato, ma è diventato addirittura mio nemico. E Sho-bo ha fatto lo stesso.

              Quelle persone [il prete laico di Kawanobe e gli altri] sono miei importantissimi sostenitori. Ma, anche se ho pregato per loro così tanto da spaccarmi quasi la testa, finora non ho segni che le mie preghiere siano state ascoltate. Forse qualcuno di loro sta vacillando nella fede. Se si prega per una persona che non ha un corrispondente atteggiamento mentale corretto, è come cercare di accendere un fuoco sull’acqua o di costruire una casa nell’aria. Ti prego di comunicare ciò che sto dicendo a quei quattro uomini. Dovrebbero tenere a mente che le mie predizioni riguardo alle azioni del regno mongolo si sono avverate. E non sarà colpa di Nichiren [se la preghiera non avrà risposta].

                Se Chikugo-bo, Sammi e Sotsu8 non sono occupati al momento, chiedi che vengano qui al più presto possibile. Ho importanti questioni dottrinali che vorrei comunicare a loro.

                  Mi occorrono: il grande volume che contiene i passi essenziali di opere come il Commentario al Sutra dei dieci stadi, lo schema della Vera parola che Sado-bo9 ha copiato sul retro della sua lettera, e gli altri manoscritti copiati da vari sutra e trattati; poiché non sono pesanti, ti prego di portarli con te.

                    Ho finito la carta e quindi ho scritto le mie richieste su quest’unico foglio.

                      Nichiren

                        Il ventunesimo giorno del settimo mese

                          A Ben

                              Cenni Storici

                              Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu nel 1276. Essa è indirizzata ad Acharya Ben, o Nissho, che in seguito divenne uno dei sei preti, discepoli anziani del Daishonin. Poiché la carta scarseggiava a Minobu, egli era costretto a scrivere tutto il possibile su un unico foglio. Da questa lettera traspare la preoccupazione del Daishonin per alcuni seguaci di Kamakura che, mentre egli era sopravvissuto al tentativo di decapitazione a Tatsunokuchi ed era poi stato esiliato a Sado, si trovavano ad affrontare una persecuzione di massa.

                              Questa lettera non contiene alcun insegnamento dottrinale, bensì una lista di richieste e di indagini da far eseguire a Nissho. Preoccupato in particolar modo per quattro persone delle quali non aveva notizie recenti, il Daishonin chiede a Nissho di rintracciarle e di fargli avere loro notizie. Il Daishonin afferma che esse riceveranno sicuramente dei benefici in questa vita, e aggiunge che sta pregando per loro con tutto il cuore. Ma, poiché fino a quel momento non c’era segno che le sue preghiere ricevessero risposta, il Daishonin scrive che «forse qualcuno di loro sta vacillando nella fede» o «non ha un corrispondente atteggiamento mentale corretto». Inoltre egli chiede informazioni a proposito di un resoconto poco chiaro che aveva ricevuto, e chiede di far pervenire un messaggio ad alcuni discepoli affinché si rechino da lui a Minobu per ricevere un insegnamento dottrinale. Il Daishonin chiede anche che gli vengano inviati alcuni testi di riferimento.

                              Note

                              1. Probabilmente un aiutante di Nissho, uno dei sei preti anziani designati dal Daishonin. Al tempo Nissho si dedicava alla propagazione nella zona di Kamakura.
                              2. Acharya Daishin: discepolo del Daishonin. Saemon no Tayu: Ikegami Yasumitsu, che aveva una carica nell’Ufficio governativo per le costruzioni e le riparazioni ed era un fedele seguace di Ryokan della scuola dei Precetti-Vera parola. Per oltre vent’anni si oppose tenacemente alla fede dei suoi due figli nell’insegnamento del Daishonin, giungendo a ripudiare per due volte il figlio maggiore, nel 1275 e nel 1277. Alla fine però, nel 1278, anch’egli si convertì all’insegnamento del Daishonin.
                              3. Non si hanno altre notizie di Juro, se non che era un seguace del Daishonin.
                              4. Shijo Kingo, uno dei più importanti samurai seguaci del Daishonin, che viveva a Kamakura.
                              5. Seguaci del Daishonin a Kamakura. Si ritiene che il prete laico di Kawanobe sia stato imprigionato in una caverna sotterranea durante la persecuzione di Tatsunokuchi nel 1271.
                              6. Ito Hachiro Saemon, amministratore del distretto di Ito a Izu, dove il Daishonin fu esiliato dal quinto mese del 1261 al secondo mese del 1263. Un mese dopo l’arrivo del Daishonin, l’amministratore lo aveva convocato chiedendogli di pregare per la sua guarigione da una grave malattia. Dopo essere guarito, in segno di apprezzamento aveva donato al Daishonin una preziosa statua del Budda Shakyamuni. Non vi sono altre notizie su Myosho, citato nella frase successiva, se non che era un discepolo del Daishonin.
                              7. Noto-bo e Sho-bo (nella frase successiva) erano discepoli del Daishonin che abbandonarono la fede e in seguito diventarono suoi nemici.
                              8. Discepoli del Daishonin, nativi della provincia di Shimosa. Chikugo-bo è Nichiro, uno dei sei preti anziani nominati dal Daishonin. Sammi è Sammi-bo Nichigyo, famoso per la sua eloquenza e la sua erudizione e Sotsu è Nikko, secondo figlio del prete laico Ota Jomyo, il cui nome è scritto con caratteri cinesi diversi da quelli di Nikko, al quale il Daishonin affidò i suoi insegnamenti.
                              9. Niko, uno dei sei preti anziani.
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