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219. Lettera a cinque seguaci in prigione

RSND, VOLUME II

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Sagami Echi, 1271. Indirizzata a Cinque seguaci in prigione

Per voi cinque

    Nichiren

      Qualsiasi cosa accada vi prego di tenere con voi il giovane prete. Dico questo perché sarebbe un peccato che Shiro1 rimanesse da solo.

        Il settimo giorno di questo mese, dovrei partire per la provincia di Sado. Poiché state tutti leggendo interamente il Sutra del Loto con la vostra vita, ciò recherà benefici sia a voi sia ai vostri genitori, fratelli e sorelle, vivi o morti. Sentendo il freddo di questa sera, non so dirvi il dolore che provo pensando, non tanto a me, quanto a tutti voi. Se sarete stati scarcerati, dovete venire assolutamente a Sado nella primavera del prossimo anno. Incontriamoci di nuovo!

          Se nemmeno uno di voi riflettesse su quanto è sconsiderato volere che l’unico figlio di Sho2 rimanga con voi, sarebbe un’onta che vi portereste fino al giorno della vostra morte.

            Inoltre ho varie istruzioni per l’Acharya Daishin e lo farò restare a Kamakura per essere certo che siate in salvo. Vi invierò senz’altro maggiori dettagli.

              Con profondo rispetto,

                Nichiren

                  Il terzo giorno del decimo mese

                    A voi cinque

                        Cenni Storici

                        Nichiren Daishonin scrisse questa lettera il terzo giorno del decimo mese del 1271, tre settimane dopo la persecuzione di Tatsunokuchi, mentre veniva tenuto in ostaggio nella residenza di Homma Rokuro Saemon a Echi, nella provincia di Sagami, dopo essere sopravvissuto al tentativo di decapitazione. Fu durante la sua permanenza a Sagami che lo shogunato decise di esiliare il Daishonin sull’isola di Sado. Il Daishonin inviò questa lettera a cinque suoi seguaci che erano stati arrestati e imprigionati in una caverna sotterranea a Kamakura. Si pensa che i cinque seguaci fossero Nichiro, che in seguito fu designato dal Daishonin come uno dei sei preti anziani, Nisshin, il prete laico Sakabe, il prete laico Izawa e il prete laico Tokugyo-ji. Il Daishonin li informa che la data della sua partenza per Sado è stata stabilita e li rassicura che, poiché stanno leggendo il Sutra del Loto con la vita, ne beneficeranno non solo loro, ma anche i genitori, i fratelli e le sorelle. Egli si addolora pensando al freddo che staranno patendo di notte in prigione all’inizio dell’inverno, e confida di incontrarli a Sado non appena saranno liberati.

                        Note

                        1. Si ritiene che Shiro fosse un discepolo del Daishonin del quale non si hanno altre notizie.
                        2. Non sono noti altri dettagli su Sho.
                        La Biblioteca di Nichiren
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