198. Lettera a Hojo Yagenta
Luogo sconosciuto, 1268. Indirizzata a Hojo Yagenta
Quando sei venuto a farmi visita il mese scorso mi è dispiaciuto che tu dovessi affrettarti a ritornare a casa così presto.
Riguardo all’annuncio ufficiale che è giunto dal paese dei mongoli, tutti, dal sovrano fino alla moltitudine delle persone comuni, si sono messi in allarme, ma nessuno ha ancora capito perché ciò sia accaduto.
Io, Nichiren, ero consapevole della situazione già da tempo, e in passato avevo scritto un trattato che avevo sottoposto alle autorità perché lo esaminassero. In quell’opera spiegavo che dapprima sarebbero apparsi alcuni presagi e poi sarebbero inevitabilmente seguiti i disastri.
In passato, nel primo anno dell’era Shoka [1257], anno con il segno ciclico hinoto-mi, il ventitreesimo giorno dell’ottavo mese, quando l’ora del cane cede il passo a quella del cinghiale [circa le ventuno] ci fu un grande terremoto. Non fu forse uno di questi presagi?
Il Sutra del Loto parla di “aspetto”1. Il Gran Maestro T’ien-t’ai dice: «Quando appare un ragno significa che sta per accadere un evento felice, e il verso della gazza predice l’arrivo di un ospite»2. Il libro dei mutamenti3 dice: «Il mutamento porta sia la buona sia la cattiva fortuna». Come potrebbero sbagliare dei testi così fondamentali?
Essenzialmente, nell’opera che ho sottoposto alle autorità ho spiegato che avrebbero dovuto smettere di appoggiare le altre scuole buddiste, per riporre tutta la loro fede nell’unico veicolo del Sutra del Loto della Legge meravigliosa. La fonte della catastrofe che attende questo paese del Giappone è negli insegnamenti, malvagi ed errati, diffusi dalle scuole della Pura terra, della Vera parola, Zen e dei Precetti. I capi di queste scuole andrebbero convocati in un dibattito in modo da risolvere precisamente la questione del valore relativo dei vari sutra.
Tale questione ti riguarda in modo particolare in quanto tu hai lo stesso cognome del reggente, il signore di Sagami. Se il ramo principale della famiglia andasse distrutto, come potrebbero prosperare i rami minori?
Dovete prendere misure al più presto possibile per vincere e sottomettere il paese dei mongoli e portare pace e sicurezza nel paese. Le persone che offendono il Sutra del Loto sono acerrime nemiche dei Budda delle tre esistenze di passato, presente e futuro. La Dea del Sole, il Grande Bodhisattva Hachiman e le altre divinità hanno abbandonato il paese; per questo è giunto l’annuncio dal grande Impero mongolo. Nel futuro ognuno di noi sarà fatto prigioniero e diventerà schiavo di un paese straniero.
Questo è l’ammonimento che ho avuto l’ardire di inviare a varie altre persone e che ora sto mandando a te.
Con profondo rispetto,
Nichiren
L’undicesimo giorno del decimo mese del quinto anno di Bun’ei [1268], segno ciclico tsuchinoe-tatsu
Cenni Storici
Questa lettera è indirizzata a Hojo Yagenta ed è una delle undici lettere di rimostranza. Hojo Yagenta era un funzionario governativo e un membro della famiglia Hojo, anche se il suo esatto grado di parentela è sconosciuto. È molto probabile che Yagenta, a differenza degli altri destinatari delle undici lettere, fosse già da qualche tempo un seguace di Nichiren Daishonin. Dalle parole di Nichiren: «Quando sei venuto a farmi visita il mese scorso mi è dispiaciuto che tu dovessi affrettarti a ritornare a casa così presto», si direbbe che Yagenta avesse fatto visita al Daishonin diverse volte. Il Daishonin inviò a Yagenta anche un’altra lettera (data sconosciuta), intitolata Le spade del bene e del male (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, p. 400), in cui lo ringrazia per avergli inviato in dono due spade. In essa il Daishonin scrive: «Poiché sono il devoto del Sutra del Loto, ho subìto ogni genere di persecuzioni a opera dei tre potenti nemici. È una cosa meravigliosa che nonostante questo tu sia diventato discepolo e sostenitore di una persona simile! Deve esistere una ragione profonda per la nostra relazione».