202. Lettera al Jufuku-ji
Luogo sconosciuto, 1268. Indirizzata a Destinatario sconosciuto
Secondo i rapporti, è fuor di dubbio che il diciottesimo giorno del primo mese di quest’anno sia giunta una lettera ufficiale da parte del paese dei mongoli. Se la notizia è vera, ciò significa che le predizioni che io, Nichiren, feci qualche anno fa nella mia opera Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese si sono avverate alla lettera. Sembrerebbe, dunque, che io sia una persona in grado di predire gli eventi prima che abbiano luogo, non vi pare?
Considerando la situazione alla luce di ciò che scrissi, è evidente che, a causa della diffusione in tutto il paese delle dottrine malvagie del Nembutsu, della Vera parola, dello Zen e dei Precetti, riverite in ugual misura da tutte le persone di alta o bassa condizione sociale, sia sorta questa calamità, e adesso dobbiamo affrontare la minaccia dell’attacco e dell’invasione da parte di un paese straniero. Poiché tutte queste persone commettono l’errore di non credere nel Sutra del Loto, nella prossima esistenza cadranno nell’inferno di incessante sofferenza. Vi esorto perciò ad affrettarvi a rinunciare alle vostre visioni errate, ad abbandonare gli insegnamenti di Bodhidharma, e a riporre fede nell’insegnamento corretto dell’unico veicolo.
Ho inviato lettere che spiegano la questione a vari altri personaggi, e spero che vi raduniate tutti al più presto in un unico luogo per discuterne. Spiegherò dettagliatamente le cose quando ci incontreremo faccia a faccia [in un dibattito pubblico].
Con profondo rispetto,
Nichiren
L’undicesimo giorno del decimo mese del quinto anno di Bun’ei [1268]
Rispettosamente consegnata all’attendente del Jufuku-ji
Cenni Storici
Il Daishonin inviò questa lettera, una delle undici lettere di rimostranza, al Jufuku-ji, un tempio della scuola Zen Rinzai di Kamakura. Il tempio Jufuku era stato costruito nel 1200 per volontà di Hojo Masako, moglie di Minamoto no Yoritomo, fondatore dello shogunato di Kamakura. Il tempio Jufuku fu inaugurato ufficialmente da Eisai, il fondatore del ramo Rinzai della scuola Zen in Giappone. Non è noto chi fosse il capo dei preti del tempio Jufuku quando il Daishonin inviò questa lettera.