370. Lettera alla monaca laica Zenichi
Luogo sconosciuto, Data sconosciuta. Indirizzata a Zenichi, monaca laica
In passato tuo marito, il prete laico, venne qui a Kai dalla provincia di Sado e io pensai che era una cosa meravigliosa. E quest’anno è venuto di nuovo: per un mese intero ha raccolto erbe, ha attinto acqua dal pozzo, ha raccolto legna da ardere, proprio come fece il re Suzudan per il veggente Asita. È meraviglioso! Una semplice lettera non è sufficiente a esprimerti tutti i miei sentimenti. E tutto ciò andrà anche a tuo beneficio.
Ho iscritto un Gohonzon per voi. Sono certo che ci incontreremo nella pura terra del Picco dell’Aquila.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il dodicesimo giorno del quarto mese
Alla monaca laica Zenichi
Cenni Storici
Questa lettera è indirizzata alla monaca laica Zenichi. L’anno non è indicato, ma si ritiene che sia stata scritta nel 1278. Zenichi abitava sull’isola di Sado e il marito si era recato a Minobu, dove era rimasto un mese, per servire e assistere Nichiren Daishonin e i suoi discepoli. Il Daishonin esprime la sua profonda gratitudine per questo sostegno e dice alla monaca laica che «tutto ciò andrà anche a tuo beneficio». Le dice di avere iscritto un Gohonzon, l’oggetto di culto, per loro, e che la incontrerà nella pura terra del Picco dell’Aquila.