369. L'inferno di incessante sofferenza nell'esistenza presente
Minobu, 1277. Indirizzata a Destinatario sconosciuto
Si afferma che sarà tagliata loro la testa e saranno mandati in esilio1. Questa dottrina è esposta nel Sutra del Nirvana e nel Sutra della Protezione, i quali sono sutra che riguardano la trasmissione del Sutra del Loto.
Perciò si dice [in quei sutra] che il Budda ha ordinato ai grandi re celesti Brahma e Shakra di attaccare questo paese [il Giappone]. Non è forse perché si sta comportando da acerrimo nemico del Sutra del Loto che questo paese è destinato adesso, nella sua esistenza presente, a subire parte dei gravi tormenti che si sperimentano nell’inferno di incessante sofferenza? Il Budda Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, non desidera forse far capire chiaramente che è un alleato di Nichiren e cercare di risvegliare questo paese dal suo errore?
Se è così, allora la Dea del Sole, il Grande Bodhisattva Hachiman e gli altri non possono più a continuare a essere alleati di questo paese. Di fronte al nemico del prete Nichiren ribolliranno rapidamente dentro di loro, come l’acqua scaldata in un pentolino di stagno. Così, se queste preghiere continueranno, la situazione non farà che peggiorare, non farà che peggiorare!
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il tredicesimo giorno del secondo mese
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Cenni Storici
Questa è la parte finale di una lettera che si ritiene sia stata scritta da Minobu nel 1277. La parte precedente è andata persa e non è noto chi fosse il destinatario. Nichiren Daishonin fa riferimento al Budda Shakyamuni che ordina agli dèi Brahma e Shakra di attaccare il Giappone, in quanto paese ostile al Sutra del Loto, al suo devoto (il Daishonin) e ai suoi seguaci. L’attacco a cui si riferisce è quello del 1274, quando i mongoli tentarono di invadere il Giappone, oppure la minaccia di invasione che avvenne in seguito. Le sofferenze dell’inferno nell’esistenza presente, menzionate nel titolo e nel testo, sono quelle che risulterebbero da questa invasione. «Se queste preghiere continueranno» si riferisce alle preghiere dei preti delle varie scuole buddiste per sconfiggere l’esercito mongolo. Il Daishonin ammonisce che queste preghiere, basate su insegnamenti errati, non faranno che peggiorare la situazione.