346. Livellare il terreno
Minobu, 1281. Indirizzata a Hakiri Sanenaga
È stata completata la costruzione degli alloggi dei preti, che misurano venti metri quadri e sono dotati di grondaie aggiuntive. Il ventiquattresimo giorno abbiamo condotto la lezione annuale sulle dottrine del Gran Maestro T’ien-t’ai e abbiamo eseguito in maniera del tutto soddisfacente la cerimonia del prolungamento della vita1. Quel giorno, fra l’ora del cane e quella del cinghiale [circa alle ventuno], una trentina di persone si sono radunate di fronte all’oggetto di culto per eseguire la copia del Sutra del Loto in un solo giorno. Inoltre, prima di questo, fra l’ora della scimmia e quella del gallo [circa alle diciassette], la cerimonia di completamento si era conclusa senza il minimo problema.
Per ventiquattro giorni, mentre stavamo preparandoci a costruire gli alloggi dei preti, sgombrando e livellando il terreno sulla montagna, non è mai piovuto, nemmeno per un istante. Il primo giorno dell’undicesimo mese è stato costruito un piccolo edificio per alloggiare i preti e un riparo per i cavalli. L’ottavo giorno sono stati eretti i pilastri per gli alloggi principali dei preti, e il nono e il decimo giorno è stata ultimata la copertura del tetto. Durante quest’ultimo periodo è caduta una pioggia intensa il settimo giorno, mentre l’ottavo, il nono e il decimo era nuvoloso e faceva caldo come alla fine della primavera.
Dall’undicesimo al quattordicesimo giorno è caduta molta pioggia e così tanta neve che ne rimane ancora anche nei villaggi. Nelle montagne ci sono dieci o venti piedi di neve gelata, dura come il metallo. Il ventitreesimo e il ventiquattresimo giorno il cielo si è rischiarato e la temperatura è salita. Sono venute molte persone e sembrava di essere nella capitale, Kyoto, o a Kamakura fra l’ora della scimmia e quella del gallo. Credo che ci sia una ragione specifica per tutto questo.
Anche se i tuoi figli, compreso Jiro, avevano ricevuto ordine di partecipare da te, loro padre, essi comunque desideravano sinceramente essere qui. Così hanno preso l’iniziativa di livellare il terreno e piantare i pilastri. Ugualmente nessuna delle altre persone impegnate nei lavori di costruzione – To Hyoe, il prete laico Uma, Saburo Hyoe-no-jo2 e i loro servitori – si è risparmiata. La gente diceva che persino se si fossero pagati mille kan di monete a Kamakura, sarebbe stato impossibile costruire un edificio del genere. Comunque, ho interrotto la cerimonia della copia del sutra in un giorno, perché ho pensato che la completeremo quando la tua preghiera avrà ottenuto risposta.
Temo che, forse, fin quando non avrai una risposta alla tua preghiera, è come se fossero parole prive di sostanza o fiori senza frutti.
Guarda ora cosa succede! Se la tua preghiera non ottiene risposta, probabilmente penserai che, affidandoti al Sutra del Loto, forse non riuscirai a conseguire la Buddità. Ma, se hai una risposta alla tua preghiera, conduciamo insieme la cerimonia per rendere onore al Sutra del Loto!
Si dice che il potere del dio del santuario dipende dal guardiano del santuario. Se non ottieni risposta alla tua preghiera, a cosa ti serve la fede nel Sutra del Loto?
Ti scriverò su vari argomenti in un’altra occasione.
Con profondo rispetto,
Nichiren
Il venticinquesimo giorno dell’undicesimo mese
A Nambu Rokuro
Cenni Storici
Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Minobu il venticinquesimo giorno dell’undicesimo mese del 1281 a Nambu Rokuro, o Hakiri Sanenaga, amministratore della zona di montagna dove si era stabilito il Daishonin. Egli descrive dettagliatamente tutti i lavori di costruzione del nuovo alloggio dei preti, a partire dalla preparazione del terreno fino alle cerimonie di chiusura dei lavori. Sanenaga aveva inviato alcuni suoi parenti e servitori a collaborare e, lodando il loro instancabile impegno, il Daishonin afferma che non avrebbero potuto realizzare un simile alloggio da nessun’altra parte, per nessuna cifra. Egli conclude la lettera col desiderio che la preghiera di Sanenaga ottenga risposta, esortandolo ad approfondire la fede.