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111. Non c'è salvezza nel triplice mondo

RSND, VOLUME I

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Minobu, 1278. Indirizzata a Matsuno Rokuro Saemon

Ho ricevuto i diversi oggetti che mi hai mandato. Preoccupato per le mie condizioni di vita in queste montagne hai inviato il tuo messaggero che si è faticosamente aperto un varco nella neve per venire a visitarmi. Senza dubbio il Sutra del Loto e le dieci fanciulle demoni avranno riconosciuto la tua sincerità.

    Il Sutra del Nirvana afferma: «La vita umana scorre più veloce di un ruscello di montagna; le persone che oggi sono qui probabilmente domani non ci saranno più». Il Sutra di Maya recita: «Immagina, per esempio, un gregge di pecore condotto al macello da un chandala. La vita umana è esattamente uguale: si avvicina, passo dopo passo, al luogo della sua morte». Il Sutra del Loto afferma: «Non vi è salvezza nel triplice mondo; esso è come una casa in fiamme, pieno di innumerevoli sofferenze, un luogo che incute timore»1.

      Con questi passi dei sutra il nostro compassionevole padre, l’Onorato dal Mondo di Grande Illuminazione, ammonisce i suoi figli ignoranti, le persone comuni dell’ultima epoca. Nonostante ciò, essi non si impressionano nemmeno per un istante, né concepiscono, per un solo momento, il desiderio di raggiungere la via. Impiegano il tempo affannandosi ad accumulare vesti per adornare i propri corpi che, se abbandonati nei campi, verrebbero denudati in una notte.

        Quando la loro vita giunge al termine, nel giro di tre giorni il loro corpo si trasforma in acqua che scorre via, in polvere che si mescola alla terra e in fumo che sale al cielo, senza lasciare traccia dietro di sé. Nonostante ciò, essi cercano solo di nutrire questi corpi e di accumulare grandi ricchezze.

          Questo principio è noto sin dai tempi antichi, ma oggigiorno la situazione è pietosa. Da diversi anni ormai il Giappone è continuamente funestato dalla carestia e le scorte di cibo e vestiario sono esaurite. Tutti gli animali domestici sono stati consumati e stanno apparendo persone che mangiano carne umana. La carne viene strappata dai corpi dei morti, bambini e malati, mescolata a pesce o a carne di cervo e poi venduta. La gente la compra e la mangia. Così questo paese è diventato senza saperlo una dimora di grandi demoni malvagi.

            Inoltre, dalla primavera dello scorso anno fino alla metà del secondo mese di quest’anno, le epidemie si sono diffuse in tutto il paese. In cinque case su dieci, in cinquanta famiglie su cento, tutti i membri sono morti di malattia. Altri sono sfuggiti alla malattia, ma provano una tale angoscia da soffrire ancor più atrocemente di chi è malato. Anche coloro che sono riusciti a sopravvivere hanno perso i figli che erano soliti seguirli come ombre, o le spose dalle quali erano stati inseparabili come un paio d’occhi, o i genitori dai quali dipendevano come dal cielo e dalla terra. Che significato può avere per loro la vita? Come potrebbe una persona ragionevole non detestare questo mondo? Il Budda insegnò che non c’è salvezza nel triplice mondo, ma la situazione attuale è davvero troppo tragica.

              Anche se io sono una persona comune, ho informato il governante che il Budda aveva lasciato insegnamenti che predicevano tale situazione. Tuttavia, egli non ha prestato ascolto ai miei ammonimenti, anzi ha cominciato a perseguitarmi sempre più e quindi non ho potuto fare nient’altro. Questo paese ha già offeso la Legge e ora, essendo diventato un nemico del Sutra del Loto, si è inimicato anche i Budda e gli dèi delle tre esistenze e delle dieci direzioni.

                Per favore rifletti profondamente. Per quanto sia stato imputato di gravi crimini, io, Nichiren, sono un devoto del Sutra del Loto. Non si può negare che una persona che recita il Nembutsu, per quanto colpevole di gravi crimini, sia un seguace del Nembutsu. Io sono stato insultato, colpito, esiliato e minacciato di morte perché recito Nam-myoho-renge-kyo, ciò nonostante, esorto gli altri a recitarlo. Non sono dunque un devoto del Sutra del Loto?

                  Il Sutra del Loto stabilisce che coloro che portano rancore verso il suo devoto sono destinati a cadere nell’inferno Avichi. Il quarto volume afferma che la colpa di nutrire malanimo verso un devoto del Sutra del Loto nell’ultima epoca è più grave di quella di insultare il Budda per un intero kalpa medio2. Il settimo volume insegna che le persone che disprezzano il devoto, soffriranno nell’inferno Avichi per mille kalpa3. Il quinto volume afferma che dopo la morte del Budda, quando sarà giunto l’Ultimo giorno della Legge, sicuramente apparirà il devoto del Sutra del Loto e in quel tempo e in quel paese si aduneranno innumerevoli monaci che osservano i precetti o che li violano, i quali, denunciando con false accuse il devoto al sovrano del paese, lo faranno esiliare ed eliminare4.

                    Questi passi del sutra coincidono tutti con ciò che è accaduto a me. Per questo sono convinto che nel futuro conseguirò la Buddità. Ti spiegherò più dettagliatamente quando ci incontreremo.

                      Nichiren

                        Il tredicesimo giorno del secondo mese del quarto anno di Kenji (1278), segno ciclico tsuchinoe-tora

                          Risposta a Matsuno

                              Cenni Storici

                              Nichiren Daishonin scrisse questa lettera tra le nevi di Minobu, al prete laico Matsuno Rokuro Saemon, un seguace che viveva nel villaggio di Matsuno, distretto di Ihara, nella provincia di Suruga.

                              Sembra che Matsuno, nonno di Nanjo Tokimitsu, fosse molto assiduo nella sua pratica. Dalle numerose lettere che ricevette dal Daishonin, la prima delle quali risale al secondo mese del 1276, si desume che era solito inviare offerte. Si tratta di scritti nei quali il Daishonin si sofferma spesso sul tema della morte, della pura terra del Picco dell’Aquila e dell’illuminazione. Tutto ciò sembra indicare che Matsuno fosse piuttosto avanti con gli anni e riflette la volontà del Daishonin di confutare suoi eventuali attaccamenti alla dottrina Nembutsu della rinascita nella Pura terra di Amida, un’idea molto radicata nella società del tempo.

                              Anche in questa lettera il Daishonin esordisce sottolineando la transitorietà della vita e la futilità delle ricchezze materiali. Passa quindi a una vivida descrizione delle carestie e delle epidemie che imperversavano a quel tempo in Giappone, e cita il fatto che i suoi ammonimenti riguardo alle cause di questi disastri non hanno mai trovato ascolto. Rileva infine come le persecuzioni da lui subite si accordino esattamente con le profezie contenute nel Sutra del Loto e perciò non esistono dubbi sul fatto che conseguirà la Buddità.

                              Note

                              1. Il Sutra del Loto, cap. 3, p. 120.
                              2. Vedi ibidem, cap. 10, p. 233-235.
                              3. Vedi ibidem, cap. 20, p. 367.
                              4. Vedi ibidem, cap. 13, pp. 270-272.
                              La Biblioteca di Nichiren
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