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271. Preghiera per la guarigione della monaca laica

RSND, VOLUME II

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Luogo sconosciuto, Data sconosciuta. Indirizzata a Toki Jonin

Il kan di monete che mi hai inviato è stato offerto per adornare il santuario del Gran Maestro T’ien-t’ai.

    Il Sutra del Loto dice: «Il Sutra del Loto è il supremo»1 e anche: «Una persona che è in grado di abbracciare e sostenere questo sutra, allo stesso modo, è la prima fra tutti gli esseri viventi»2. Inoltre afferma: «[Ma se qualcuno loda i sostenitori di questo sutra], ancora maggiore sarà la sua fortuna»3.

      Miao-lo afferma: «A coloro che disturbano o tormentano [i praticanti del Sutra del Loto] la testa si spaccherà in sette pezzi, mentre quelli che fanno loro offerte godranno di una fortuna superiore ai dieci titoli onorifici»4. E il Gran Maestro Dengyo dice: «Coloro che lo lodano [il Gran Maestro T’ien-t’ai] riceveranno una montagna di benefici, alta come il monte Calmo e Luminoso, mentre coloro che lo offendono commetteranno una colpa che li condannerà all’inferno di incessante sofferenza»5.

        Il volume dieci di Annotazioni su “Parole e frasi del Sutra del Loto” dice: «Perfino i bodhisattva che hanno ottenuto il supremo dei sette stadi degli espedienti non sono paragonabili alla cinquantesima persona che [gioisce udendo riportarle un singolo carattere o una singola frase del Sutra del Loto]».

          I bodhisattva Saggezza del Dharma e Foresta di Meriti del Sutra della Ghirlanda di fiori, o Vajrasattva del Sutra di Mahavairochana non potrebbero mai eguagliare nemmeno la più umile persona comune del Sutra del Loto, né tantomeno potrebbero farlo i patriarchi delle varie scuole che si basano su questi altri sutra, come Fa-tsang o Shan-wu-wei. Ma per adesso metterò da parte questi argomenti.

            La malattia di tua moglie, la monaca laica Toki, mi preoccupa come se a essere malato fossi io, e sto pregando gli dèi celesti giorno e notte per la sua guarigione. Ella ha sostenuto il devoto del Sutra del Loto come si alimenta una lampada con l’olio o si accumula il terriccio intorno alle radici di un albero. Sto implorando gli dèi del sole e della luna di proteggere la sua vita anche a costo della loro!

              Se ci fossero altre cose che mi sono dimenticato di dire, ti farò sapere attraverso Iyo-bo6. Sii certo che farò tutto ciò che potrò.

                Rispettosamente,

                  Nichiren

                    Il ventinovesimo giorno dell’undicesimo mese

                      Risposta a Toki

                          Cenni Storici

                          Toki Jonin, un importante discepolo laico della provincia di Shimosa aveva inviato un kan di monete in offerta a Nichiren Daishonin, che scrisse questa lettera per esprimere la sua gratitudine. Essa contiene passi tratti da vari commentari che mettono in risalto il grande beneficio che deriva da tali offerte ed esprime anche la preghiera del Daishonin per la moglie di Toki, la monaca laica Toki, che era gravemente ammalata.

                          Questa lettera è datata solo «il ventinovesimo giorno dell’undicesimo mese», senza alcuna indicazione in merito all’anno. In passato si riteneva che l’anno di stesura fosse il 1276, ma secondo studi più recenti essa risale al 1280.

                          Il Daishonin conferma di avere ricevuto le monete e comunica di averle usate per adornare il «santuario del Gran Maestro T’ien-t’ai». Si riferisce alla lezione annuale sulla dottrina del Gran Maestro T’ien-t’ai che egli teneva a Minobu il ventiquattresimo giorno dell’undicesimo mese, anniversario della morte di T’ien-t’ai.

                          Citando diversi passi del Sutra del Loto, egli sottolinea che, poiché esso è il primo tra gli insegnamenti buddisti, il suo devoto è il primo tra tutti gli esseri viventi, e pertanto fare offerte al devoto del Sutra del Loto è fonte di supremo beneficio. Conclude comunicando la sua profonda preoccupazione e la sua forte preghiera per la guarigione della moglie di Toki, che lo aveva sostenuto costantemente nel corso degli anni.

                          Note

                          1. Il Sutra del Loto, cap. 10, p. 235.
                          2. Ibidem, cap. 23, p. 392.
                          3. Ibidem, cap. 10, p. 235.
                          4. Annotazioni su “Parole e frasi del Sutra del Loto”. «La testa si spaccherà in sette pezzi» si riferisce al voto formulato dalle dieci fanciulle demoni nel ventiseiesimo capitolo del Sutra del Loto (vedi Il Sutra del Loto, cap. 26, p. 422), che riguarda chiunque disturbi un credente del sutra. I dieci titoli onorifici sono appellativi del Budda che ne esprimono la virtù, saggezza e compassione.
                          5. Chiarimento sulle scuole basate sulla dottrina di T’ien-t’ai. Monte Calmo e Luminoso è un’altro nome del monte Sumeru.
                          6. Iyo-bo: un altro nome di Nitcho, in seguito designato dal Daishonin come uno dei sei preti anziani. Era il figlio adottivo di Toki Jonin, che sua moglie aveva avuto dal primo marito.
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