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333. Riguardo al Grande Bodhisattva Hachiman

RSND, VOLUME II

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Luogo sconosciuto, 1280. Indirizzata a Chimyo-bo

Ho ricevuto il kan di monete che mi hai inviato e l’ho riferito al Sutra del Loto.

    In precedenza avevo sentito dire che il mausoleo del defunto Generale della Destra [Yoritomo] e la tomba del defunto Amministratore incaricato [Yoshitoki] erano stati distrutti dal fuoco1, una cosa veramente deplorevole; ora tu mi scrivi che è bruciato il santuario di Wakamiya del Grande Bodhisattva Hachiman2. Deve aver causato una grande costernazione al popolo.

      Molte persone al giorno d’oggi sostengono che il Grande Bodhisattva Hachiman è una manifestazione del Budda Amida. Forse stanno solo ripetendo quello che si diceva nella media antichità. Ma, nel santuario principale di Hachiman a Osumi, c’è una lapide con una iscrizione3. Metà della pietra reca i due caratteri che compongono il nome Hachiman. L’altra metà dice: «Tanto tempo fa, sul Picco dell’Aquila, egli predicò il Sutra del Loto della Legge meravigliosa. Adesso si è manifestato come il Grande Bodhisattva e risiede nel santuario». Egli apparve in India come Shakyamuni e predicò il Sutra del Loto e adesso si è manifestato in questo paese del Giappone come Grande Bodhisattva Hachiman, facendo un voto incentrato sulla parola “onesto”4.

        Shakyamuni, il signore degli insegnamenti, nacque nell’India centrale, l’ottavo giorno del quarto mese, giorno con segno ciclico kinoe-tora, durante il nono periodo di diminuzione del kalpa della continuità, in cui la durata della vita degli esseri umani era di cento anni. Ottant’anni dopo egli morì, il quindicesimo giorno del secondo mese, giorno con segno ciclico mizunoe-saru. Il Grande Bodhisattva Hachiman nacque in Giappone come sedicesimo sovrano, l’imperatore Ojin, l’ottavo giorno del quarto mese, giorno con segno ciclico kinoe-tora. Egli morì all’età di ottanta’anni, il quindicesimo giorno del secondo mese, giorno con segno ciclico mizunoe-saru. Chi dunque potrebbe dubitare che in realtà egli era una manifestazione del Budda Shakyamuni?

          Ma adesso le 4.589.659 persone di questo paese del Giappone sono state ingannate dal grande demone celeste, nelle persone di uomini come Shan-tao, Eshin, Yokan e Honen che le hanno condotte a mettere da parte Shakyamuni e assumere il Budda Amida come loro oggetto di culto. E, nella loro follia, essi sono arrivati a impadronirsi del quindicesimo giorno del secondo mese [il giorno della morte di Shakyamuni] e dichiararlo il giorno della morte del Budda Amida, e ad affermare che l’ottavo giorno del quarto mese [in cui nacque Shakyamuni] sia il compleanno del Budda Maestro della Medicina. Il loro odio per Shakyamuni, che è il padre di noi tutti, è così intenso che insistono nel definire il Grande Bodhisattva Hachiman una manifestazione del Budda Amida. Così facendo intendono tributare onore al Bodhisattva Hachiman, ma in realtà stanno diventando suoi nemici.

            Se io non avessi saputo niente di tutto questo, la cosa sarebbe finita lì. Ma in realtà per gli ultimi ventotto anni mi sono adoperato a sfatare queste credenze errate citando il passo [del Sutra del Loto nel quale il Budda Shakyamuni afferma]: «Tuttavia questo triplice mondo [costituisce il mio dominio e gli esseri che ci vivono sono tutti miei figli]»5. Se le persone non mi credevano, almeno avrebbero potuto limitarsi a quello. Invece mi hanno scagliato addosso frecce, mi hanno frustato, hanno cercato di uccidermi, mi hanno esiliato o scacciato. Per tale ragione il Bodhisattva Hachiman ha incendiato la sua dimora ed è asceso al cielo.

              Nell’opera che ho scritto, intitolata Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese, ho indicato quelli che ritenevo sarebbero stati gli esiti di questa faccenda. E, ahimè, quando l’esercito di un paese straniero verrà ad attaccare il Giappone, come un falco che ghermisce un fagiano o un gatto che affonda i denti in un topo, le monache e le mogli [che hanno contribuito a fomentare questa situazione] tremeranno di paura. Quelli che negli ultimi ventotto anni hanno perseguitato me e i miei seguaci, come effetto delle loro azioni moriranno trafitti dalle frecce o tagliati a metà dalle spade, e i sopravvissuti saranno fatti prigionieri o banditi. Proprio come Munemori6 fu legato e messo alla gogna, così, ahimè, molte migliaia o decine di migliaia di persone saranno legate con le corde e soffriranno. Ma tutti gli esseri viventi di questo paese del Giappone sono colpevoli dei cinque peccati capitali e, perciò, quando li faranno soffrire in questo modo, le divinità celesti ne saranno felici e i Budda non potranno in alcun modo condonargli la pena.

                Che triste situazione, che pietosa situazione li attende! Perciò, prima di dover subire una simile onta, proprio come il re Ajatashatru ammonì Devadatta per i suoi crimini, essi dovrebbero ammonire i mae­stri della Vera parola, i preti Nembutsu, e i capi della scuola Zen, per alleggerire in qualche misura la propria colpa!

                  A quale atroce e doloroso esito assisteremo! La gente ascolta queste persone che ingannano e sviano il paese perché sembra che siano sagge e dicano la verità, ma le conseguenze saranno assai tristi!

                    Con profondo rispetto,

                      Nichiren

                        Il diciottesimo giorno del dodicesimo mese

                          Risposta a Chimyo-bo

                              Cenni Storici

                              Nichiren Daishonin inviò questa lettera il diciottesimo giorno del dodicesimo mese del 1280 a un credente di nome Chimyo-bo, che presumibilmente risiedeva a Kamakura, ma del quale si hanno poche informazioni. Si tratta di una risposta a un’offerta di un kan di monete, accompagnato da una lettera in cui Chimyo-bo riferisce di un incendio avvenuto nel santuario di Hachiman di Tsurugaoka, a Kamakura. Il ventottesimo giorno del decimo mese del 1280, un grande incendio divampò a Kamakura. L’incendio, che era partito dal centro della città espandendosi verso la periferia, bruciò la tomba di Minamoto no Yorimoto, fondatore dello shogunato di Kamakura, e la tomba di Hojo Yoshitoki, secondo reggente dello shogunato. In seguito, il quattordicesimo giorno dell’undicesimo mese, un altro incendio rase al suolo diverse strutture poste all’interno della zona del santuario di Hachiman a Tsurugaoka.

                              All’epoca l’intero paese viveva in preda al terrore a causa di una imminente seconda invasione dell’Impero mongolo. Come osserva il Daishonin, il fatto che il santuario di una divinità così centrale fosse stato danneggiato da un incendio deve avere accresciuto l’ansia delle persone.

                              Il Daishonin afferma di aver riferito dell’offerta di Chimyo-bo al Sutra del Loto, e poi risponde alla comunicazione relativa all’incendio a Kamakura, che aveva danneggiato il santuario di Hachiman. Egli coglie l’occasione per spiegare che Hachiman, una divinità tutelare giapponese che i guerrieri consideravano la loro divinità protettrice, un tempo era considerato una manifestazione del Budda Shakyamuni. In tempi recenti, però, il popolo giapponese ha cominciato a pensare a Hachiman come a una manifestazione del Budda Amida e ciò indica che le persone, fuorviate dai maestri della scuola Nembutsu, hanno scarsa considerazione del Budda Shakyamuni.

                              Nel trattato Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese il Daishonin, per spiegare la sua predizione di un’invasione straniera, cita il principio secondo cui le divinità abbandoneranno un paese che osteggia l’insegnamento corretto. In accordo con tale principio, egli afferma che lui, il devoto del Sutra del Loto, è stato vessato e attaccato, e «per tale ragione il Bodhisattva Hachiman ha incendiato la sua dimora ed è asceso al cielo». Egli conclude affermando che prestare ascolto ai preti che ingannano e fuorviano gli altri riguardo agli insegnamenti avrà “conseguenze assai tristi”.

                              Note

                              1. Un incendio distrusse la zona centrale di Kamakura il ventottesimo giorno del decimo mese del 1280.
                              2. Il Grande Bodhisattva Hachiman era la divinità venerata in origine nel santuario Hachiman di Usa, nel Kyushu. Poi la famiglia Minamoto adottò Hachiman come divinità patrona e, nel 1191, Minamoto no Yoritomo, fondatore dello shogunato di Kamakura, fece costruire il santuario Hachiman di Tsurugaoka, a Kamakura, al quale si riferisce il Daishonin.
                              3. Si dice che questa lapide sorgesse nei terreni del santuario di Hachiman nella provincia di Osumi, la zona in cui ora sorge Kagoshima, nella parte meridionale del Kyushu. La lapide non esiste più, ma l’iscrizione è citata in un’opera del prete Zen Nampo Gensho (1555-1620).
                              4. Il Daishonin si riferisce al voto del Grande Bodhisattva Hachiman che il Daishonin cita in un suo scritto: «Quando egli predicò il Sutra del Loto [come Budda Shakyamuni] in India affermò: “Mettendo da parte onestamente gli espedienti” e in Giappone giurò che avrebbe dimorato sulla testa delle persone oneste» (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, p. 960).
                              5. Il Sutra del Loto, cap. 3, p. 120.
                              6. Taira no Munemori (1147-1185), un capo del clan Taira che ricopriva un’importante carica a corte. Quando i Taira combatterono contro il clan Minamoto presso Dannoura, egli fu catturato e infine decapitato a Shinohara, nella provincia di Omi.
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