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33. Risposta a Sairen-bo

RSND, VOLUME I

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Sado, 1272. Indirizzata a Sairen-bo

Fai molta attenzione quando vieni da me dopo il crepuscolo. Ti spiegherò dettagliatamente gli insegnamenti riguardanti i benefici di chi riceve gli ordini dello stadio più elevato della pratica buddista1.

    Ho riflettuto con attenzione sul contenuto della tua lettera. Ho anche ricevuto intatti i vari articoli provenienti dalla capitale [Kyoto]. Quando vivevo a Kamakura erano oggetti che vedevo tutti i giorni ma, da quando sono stato esiliato su quest’isola, non li avevo più visti. Ricevere simili cose in questa minuscola isola lontana è la cosa più gradita.

      Nella tua lettera accenni al fatto che dall’inizio del secondo mese sei diventato mio discepolo e ti sei impegnato a seguirmi e che, d’ora in avanti, pur non considerandoti all’altezza degli altri, saresti felice e onorato se continuassi a enumerarti tra i miei discepoli.

        Il sutra dice: «Le persone che avevano udito la Legge dimorarono in varie terre del Budda, rinascendo di continuo insieme ai loro maestri»2, e anche: «Se una persona sta vicino ai maestri della Legge, conseguirà rapidamente la via del bodhisattva. Se studia seguendo questi maestri, vedrà Budda in numero pari alle sabbie del Gange»3.

          Un commentario afferma: «Colui che in origine, seguendo questo Budda, ha concepito per la prima volta il desiderio della via, seguendolo nuovamente raggiungerà lo stadio di non regressione»4. E in un altro commentario: «All’inizio una persona ha seguito questo Budda o bodhisattva e ha creato un legame con lui, e così sarà grazie a questo Budda o bodhisattva che egli conseguirà il suo scopo»5.

            Considerando questi passi del sutra e dei commentari, mi domando se non ci leghi un patto di maestro e discepolo da innumerevoli kalpa. Il fatto che entrambi siamo nati in questa impura epoca dell’Ultimo giorno della Legge, in Giappone nel continente meridionale di Jambudvipa, che con la massima reverenza recitiamo con la bocca Nam-myoho-renge-kyo, la ragione ultima per cui tutti i Budda appaiono nel mondo, che ci crediamo con il cuore, l’abbracciamo con il corpo e ce ne rallegriamo con le mani – tutto questo non è dovuto interamente a un legame karmico stabilito nel passato?

              Se esamino la situazione del Giappone, vedo che il re demone del sesto cielo ha preso possesso del corpo dei sapienti, trasformando i maestri corretti in maestri malvagi e i buoni maestri in cattivi maestri. Questo è ciò che intende il sutra con: «Demoni malvagi si impossesseranno di altre persone»6.

                Sebbene io, Nichiren, non sia un sapiente, il re demone del sesto cielo ha cercato di impossessarsi del mio corpo, ma poiché per diverso tempo ho prestato grande attenzione non gli ho permesso di avvicinarsi. Poiché il potere del demone celeste non ha alcun effetto su di me, egli si impossessa del governante, degli alti funzionari o di preti stupidi come Ryokan, inducendoli a odiarmi.

                  Comunque sia, oggigiorno bisogna saper distinguere fra maestri corretti e maestri disonesti, fra buoni e cattivi maestri. Bisogna rifuggire dai maestri disonesti e cattivi e frequentare quelli corretti e buoni. Anche se la fama della loro virtù è diffusa ovunque fra i quattro mari e la loro saggezza è luminosa come il sole e la luna, sapendo che i maestri che offendono il Sutra del Loto sono maestri cattivi e disonesti, bisogna astenersi dall’avvicinarli. Un sutra ammonisce a proposito: «Non bisogna stare insieme a coloro che offendono la Legge. Chi si avvicina a essi e li frequenta è destinato all’inferno Avichi»7.

                    Per quanto tu possa essere onesto e retto e cerchi di farti una reputazione come persona rispettabile nel mondo secolare o religioso, se ti accompagni a persone malvagie, in due o tre casi su dieci tenderai naturalmente a seguire i loro insegnamenti e alla fine anche tu diventerai una persona malvagia. Un commentario afferma: «Anche se una persona in origine non è malvagia, se si accompagna a persone malvagie e fa amicizia con loro, è destinata col tempo a diventare malvagia anch’essa e la sua cattiva reputazione si diffonderà in tutto il mondo»8.

                      In conclusione, i maestri scorretti e malvagi sono quei preti del mondo attuale che offendono il Sutra del Loto. Il Sutra del Nirvana afferma: «Bodhisattva, non abbiate paura di elefanti impazziti! Abbiate paura dei cattivi compagni! Se sarete uccisi da un elefante impazzito non cadrete nei tre cattivi sentieri, ma se sarete uccisi da un cattivo compagno, senza dubbio vi cadrete» e il Sutra del Loto dice: «In quell’epoca malvagia ci saranno monaci di saggezza perversa, adulatori e sleali»9.

                        Come ho già detto in numerose occasioni, maestri come Shan-wu-wei, Chin-kang-chih, Bodhidharma, Hui-k’o, Shan-tao, Honen, Kobo del To-ji, Chisho dell’Onjo-ji, Jikaku del Monte Hiei o Ryokan del Kanto, quando leggono le auree parole «mettendo da parte onestamente gli espedienti, esporrò unicamente la via suprema»10, le interpretano come «mettendo da parte onestamente i veri insegnamenti, predicherò solo gli espedienti». Quando leggono la frase «Fra tutti i sutra, [al Sutra del Loto] spetta il posto più alto»11, la interpretano come se volesse dire che «fra tutti i sutra gli spetta il posto più basso». E quando leggono «[ho predicato diversi sutra, e fra questi] il Sutra del Loto è il supremo»12, lo interpretano come «il Sutra del Loto sta al secondo posto» o «al terzo posto». Per questo dico che questi preti sono maestri scorretti e cattivi.

                          Chiamo maestri corretti e buoni coloro che interpretano le auree parole di Shakyamuni per quello che veramente dicono, e cioè che gli altri sutra sono espedienti mentre il Sutra del Loto costituisce la verità.

                            A questo proposito dovresti consultare il capitolo “Entrare nel regno del Dharma”, volume settantasettesimo, del Sutra della Ghirlanda di fiori13. Il Sutra del Loto afferma: «Sappi che i buoni amici sono grandi cause e condizioni. Infatti, guidando e convertendo, consentono di vedere il Budda e di sviluppare il desiderio della suprema perfetta illuminazione»14.

                              Come ci dice il Budda, dobbiamo considerare maestri corretti e buoni quelli che scartano onestamente le dottrine dei quattro gusti e dei tre insegnamenti, i sutra hinayana e mahayana provvisori che sono stati esposti come espedienti, così come le scuole Nembutsu, della Vera parola, Zen e dei Precetti, e i sutra sui quali esse si basano, ed espongono Myoho-renge-kyo, «l’unica grande ragione per cui i Budda appaiono nel mondo»15.

                                Per quanto riguarda me, Nichiren, essendo nato in Giappone nei primi cinquecento anni dell’Ultimo giorno della Legge, ho incontrato i tre potenti nemici e ho affrontato numerose calamità e avversità proprio come il Tathagata aveva predetto. Ma, senza curarmi della mia persona o della mia vita, io recito Nam-myoho-renge-kyo. Rifletti attentamente se merito di essere definito un maestro corretto oppure un maestro scorretto.

                                  Ognuno degli esponenti delle varie scuole summenzionate dichiara di aver compreso il significato del Sutra del Loto e di praticare il sutra meglio di chiunque altro. Ma nessuno di loro è mai stato esiliato nella provincia di Izu com’è capitato a me nell’era Kocho o esiliato sull’isola di Sado come me nell’era Bun’ei, o condotto a Tatsunokuchi per essere decapitato, né ha dovuto affrontare le innumerevoli altre difficoltà che ho dovuto affrontare io. Se le parole del sutra [che predicono tali difficoltà] sono vere, dovresti capire che io sono il maestro corretto, il buon maestro, e che gli studiosi delle altre scuole sono tutti maestri scorretti e malvagi.

                                    Inoltre, nei sutra e nei trattati vi sono molti altri passi che chiariscono la distinzione tra i due tipi di maestro, il buono e il cattivo, ma poiché tu li conosci già, è inutile che li citi.

                                      Nella tua lettera affermi che d’ora in avanti rifiuterai i maestri scorretti del nostro tempo e ti affiderai esclusivamente a me come maestro corretto. Com’è meraviglioso! Quando il Tathagata Shakyamuni, nostro maestro originale, apparve nel mondo per esporre il Sutra del Loto, i Budda e i bodhisattva degli altri mondi vennero al suo seguito come ombre o echi per aiutarlo nella pratica di diffondere l’insegnamento. E ora sembra che siano apparsi qui in Giappone come inviati di Shakyamuni, di Molti Tesori e dei Budda delle dieci direzioni per diffondere l’insegnamento.

                                        Il sutra afferma: «Invierò in altre terre delle persone evocate prodigiosamente che radunino le folle per ascoltare la Legge. E allo stesso modo invierò anche [monaci, monache, laici e laiche evocati prodigiosamente per ascoltare la predicazione della Legge. Queste persone apparse prodigiosamente ascolteranno la Legge, vi crederanno e l’accetteranno] conformandosi a essa senza violarla»16. Il monaco di cui si parla in questo passo sei tu, perché è evidente che sei una delle persone che “ascoltano la Legge, vi credono, l’accettano e si conformano a essa senza violarla”. Come si può dubitarne?

                                          Benché il sutra parli di coloro che «dimorarono in varie terre del Budda, rinascendo di continuo insieme ai loro maestri», ci sono persone, come i tre gruppi di ascoltatori della voce, che, dopo aver ricevuto i semi della Buddità, abbandonano il Mahayana per lo Hinayana e cadono nei cinque o nei sei sentieri per una serie di rinascite; ma quando viene il tempo di conseguire la Buddità, uno dopo l’altro ottengono l’emancipazione. Quanto mi rallegra pensare che ora hai messo da parte le dottrine e i maestri scorretti della scuola Nembutsu, della Vera parola e di altre scuole per diventare un discepolo di Nichiren!

                                            In ogni caso devi denunciare come faccio io l’offesa alla Legge commessa dai seguaci delle altre scuole e indurli a rifiutare ciò che è scorretto e abbracciare ciò che è corretto. Poi, quando giungerai nella Terra della Luce Eternamente Tranquilla dove siedono i tre Budda17 e ti presenterai al cospetto dei Budda Shakyamuni e Molti Tesori, chiedi loro se è vero o no che noi siamo legati dal patto di maestro e discepolo sin dal passato senza inizio e che sei venuto come inviato del Budda Shakyamuni per assisterlo nella propagazione dei suoi insegnamenti. E quando i Budda risponderanno: «Proprio così!», allora anche tu capirai perché queste cose sono accadute. Sii diligente, sii estremamente diligente!

                                              Verso il secondo mese ho cominciato a istruirti sulle dottrine fondamentali e infine, l’ottavo giorno del quarto mese, a tarda notte, nell’ora della tigre (dalle tre alle cinque), ho eseguito la cerimonia di ordinazione conferendoti il precetto18 del perfetto insegnamento della Legge mistica.

                                                Come può qualcuno che ha ricevuto questa ordinazione non diventare un Budda di perfetta illuminazione nella sua presente esistenza? E se hai ottenuto il livello della perfetta illuminazione in questa vita, quale ragione potresti avere per regredire allo stadio di illuminazione quasi perfetta o ad altri stadi inferiori nella prossima? Per il patto stretto nel passato senza inizio e per il principio per cui si rinasce costantemente con il proprio maestro, se io Nichiren conseguo la Buddità nella vita presente, com’è possibile che tu ti separi da me e cada nei cattivi sentieri?

                                                  Le profezie del Tathagata che si trovano nelle scritture, se considerate alla luce del vero intento del Budda, non contengono la benché minima falsità sia in materia secolare sia religiosa. Nel Sutra del Loto si afferma: «Dopo la mia estinzione, dovrebbe abbracciare e sostenere questo sutra. Tale persona sicuramente, senza alcun dubbio, conseguirà la via del Budda»19 e anche: «In tal modo egli conseguirà rapidamente l’insuperata via del Budda»20. Se queste predizioni fossero vuote parole e la predizione che conseguiremo la Buddità una menzogna, le lingue di tutti i Budda si spaccherebbero in due, la torre del Budda Molti Tesori si sgretolerebbe e crollerebbe, il posto in cui siedono fianco a fianco i due Budda [Shakyamuni e Molti Tesori] si trasformerebbe in un letto di ferro incandescente dell’inferno di incessante sofferenza e le tre terre di Transizione, della Ricompensa Effettiva e della Luce Eternamente Tranquilla si trasformerebbero nei tre cattivi sentieri di inferno, spiriti affamati e animalità. Ma come potrebbe essere possibile una cosa del genere?

                                                    Oh, com’è rassicurante, com’è rassicurante! Se continuiamo a pensare così, pur essendo esuli, abbiamo motivo di rallegrarci nel corpo e nello spirito!

                                                      Io medito giorno e notte sulle importanti dottrine e, ora per ora, momento per momento, assaporo il principio che ci permette di conseguire la Buddità. E poiché trascorro il tempo in questo modo, anche se passano mesi e anni, il tempo non mi sembra lungo e le ore trascorse non mi sembrano molte. È come nell’episodio descritto nel sutra, in cui i due Budda Shakyamuni e Molti Tesori, seduti fianco a fianco nella torre preziosa, annuirono approvando i meravigliosi princìpi del Sutra del Loto e, sebbene trascorressero cinquanta piccoli kalpa, grazie ai poteri sovrannaturali del Budda, alla grande folla ivi adunata parvero non più di mezza giornata21.

                                                        Tra tutti coloro che sin dall’inizio del nostro attuale kalpa sono incorsi nella disapprovazione dei propri genitori e dei propri sovrani e sono stati esiliati in terre lontane, nessuno può traboccare di gioia quanto noi. Per questo, ovunque dimoriamo praticando l’unico veicolo, quel luogo sarà la capitale della Luce Eternamente Tranquilla. E, senza dover muovere un passo, i nostri discepoli e sostenitori laici possono vedere il Picco dell’Aquila in India e, giorno e notte, andare e venire dalla Terra della Luce Eternamente Tranquilla che esiste originariamente. Quando ci penso, provo una gioia inesprimibile!

                                                          Sono così felice che voglio farti una promessa. Se sarai rilasciato presto dall’esilio e farai ritorno nella capitale, anche se il signore di Kamakura22 dovesse continuare a rifiutare il perdono a Nichiren, mi appellerò alle divinità celesti e, quando sarò tornato a Kamakura, ti scriverò a Kyoto. Se sarò perdonato per primo e tornerò a Kamakura, mi appellerò agli dèi celesti per essere certo che anche tu possa fare ritorno all’antica capitale23.

                                                            Con profondo rispetto,

                                                              Nichiren

                                                                Il tredicesimo giorno del quarto mese

                                                                  Risposta a Sairen-bo

                                                                      Cenni Storici

                                                                      Questa lettera fu scritta a Sairen-bo Nichijo, nel quarto mese del nono anno di Bun’ei (1272), da Ichinosawa, sull’isola di Sado. Anche Sairen-bo, che era stato un prete Tendai, si trovava in esilio sull’isola. A giudicare dalle lettere inviategli dal Daishonin, doveva avere un’ottima conoscenza degli insegnamenti buddisti. Dopo essere stato graziato dalle autorità governative il Daishonin lasciò Sado e si trasferì a Minobu. Qualche tempo dopo anche Sairen-bo fu perdonato e fece ritorno alla nativa Kyoto. A lui sono indirizzati molti importanti scritti, fra i quali L’eredità della Legge fondamentale della vita e Il vero aspetto di tutti i fenomeni.

                                                                      In questa lettera il Daishonin esprime profonda gratitudine per i vari oggetti che il discepolo gli aveva fatto recapitare da Kyoto in segno di offerta. Per un esiliato come Sairen-bo dovevano essere cose estremamente preziose.

                                                                      Si riferisce poi a una lettera nella quale Sairen-bo gli comunicava di aver fatto voto, verso l’inizio del secondo mese, di seguire il Daishonin, esprimendo il desiderio di essere considerato suo discepolo. Il Daishonin cita in risposta passi dal Sutra del Loto e da alcuni commentari per illustrare la profonda relazione esistente tra maestro e discepolo. Afferma quindi che si dovrebbero abbandonare i cattivi maestri per seguire quelli buoni, rivelando di essere il vero maestro per l’Ultimo giorno della Legge. Dichiara inoltre che Sairen-bo è nato con la missione di aiutarlo nella sua impresa e lo incoraggia a impegnarsi nella pratica buddista.

                                                                      Il Daishonin rivela quindi i grandi benefici che si ottengono osservando i precetti del perfetto insegnamento, cioè avendo fede nella Legge mistica, e comunica a Sairen-bo la propria gioia e soddisfazione perché, pur trovandosi entrambi in esilio, nel futuro conseguiranno certamente la Buddità. Infine lo incoraggia accennando alla probabilità che presto sarebbero stati graziati.

                                                                      Note

                                                                      1. Stadio più elevato della pratica buddista: stadio di perfetta illuminazione, il più alto dei cinquantadue stadi della pratica del bodhisattva.
                                                                      2. Il Sutra del Loto, cap. 7, p. 203.
                                                                      3. Vedi ibidem, cap. 10, p. 240.
                                                                      4. Il significato profondo del Sutra del Loto.
                                                                      5. Annotazioni su “Il significato profondo del Sutra del Loto”.
                                                                      6. Il Sutra del Loto, cap. 13, p. 272.
                                                                      7. Sutra dei Dieci tipi di ruote.
                                                                      8. Annotazioni su “Grande concentrazione e visione profonda”.
                                                                      9. Il Sutra del Loto, cap. 13, p. 270.
                                                                      10. Ibidem, cap. 2, p. 90.
                                                                      11. Ibidem, cap. 14, p. 288.
                                                                      12. Ibidem, cap. 10, p. 235.
                                                                      13. Il capitolo “Entrare nel regno del Dharma” va dal sessantesimo all’ottantesimo volume del Sutra della Ghirlanda di fiori, che consta di ottanta volumi. In esso è narrata la storia del ragazzo Buoni Tesori che visitò complessivamente cinquantatré maestri alla ricerca della Legge. Nel settantasettesimo volume egli incontra il ragazzo Vita di Virtù e la ragazza Possessore di Virtù, e impara l’importanza di avere maestri buoni e corretti e tutti i benefici che si ottengono seguendoli.
                                                                      14. Il Sutra del Loto, cap. 27, p. 430.
                                                                      15. Ibidem, cap. 2, p. 74.
                                                                      16. Ibidem, cap. 10, p. 238. Per chiarezza viene citato l’intero passo, mentre nell’originale giapponese ne appare solo una parte.
                                                                      17. Tre Budda: Shakyamuni, Molti Tesori e i Budda delle dieci direzioni.
                                                                      18. Precetto: qui sta per la regola di condotta da osservare per conseguire immediatamente la Buddità. Significa semplicemente abbracciare la Legge mistica.
                                                                      19. Il Sutra del Loto, cap. 21, p. 378.
                                                                      20. Vedi ibidem, cap. 11, p. 255.
                                                                      21. Questa scena è descritta nel quindicesimo capitolo del Sutra del Loto, “Emergere dalla terra”.
                                                                      22. Signore di Kamakura: Hojo Tokimune (1251-1284), ottavo reggente del governo di Kamakura.
                                                                      23. Antica capitale: l’ex-capitale Kyoto, città natale di Sairen-bo.
                                                                      La Biblioteca di Nichiren
                                                                      istituto buddista italiano soka gakkai
                                                                      senzamotica
                                                                      Eredità della vita
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