280. Risposta ad Abutsu-bo
Luogo sconosciuto, 1277. Indirizzata a Abutsu-bo
Ho riflettuto attentamente sul contenuto della tua lettera.
L’Onorato dal Mondo di Grande Illuminazione ha detto: «Nascita, invecchiamento, malattia e morte; nascita, durata, cambiamento ed estinzione».
Io ho già subito la nascita e adesso sono passati sessant’anni. E senza dubbio ho subito anche l’invecchiamento. Ormai non mi rimangono che la “malattia” e la “morte”.
Dal primo mese al primo giorno del mese corrente, il sesto, questa malattia non mi ha mai lasciato nemmeno per un giorno. Senza dubbio mi aspetta la morte.
Il sutra dice: «Estinguendo il ciclo di nascita e morte, si entra nella gioia del nirvana»1. Visto che potrò abbandonare questo corpo di veleno per assumere un corpo di diamante, che motivo c’è di lamentarsi?
Nichiren
Il terzo giorno del sesto mese del terzo anno di Kenji [1277], segno ciclico hinoto-ushi
Ad Abutsu-bo
Cenni Storici
Abutsu-bo, un devoto seguace di Nichiren Daishonin a Sado, gli aveva, a quanto pare, scritto una lettera esprimendo la propria preoccupazione per la salute del Daishonin che stava peggiorando. In risposta, il Daishonin condivide con lui il suo atteggiamento rispetto alle sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte, che tutti devono affrontare. Egli afferma: «Senza dubbio mi aspetta la morte». E dice che al momento della morte abbandonerà questo corpo che è soggetto al “veleno” delle illusioni e dei desideri, e della sofferenza per assumere l’indistruttibile “corpo di diamante” della Buddità. Pertanto, egli conclude: «Che motivo c’è di lamentarsi?».