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301. Risposta alla moglie di Ota

RSND, VOLUME II

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Minobu, 1278. Indirizzata a Ota Jomyo, moglie di

Ho ricevuto il koku di riso e i dieci go di altri cereali.

    Chi dà acqua agli assetati in tempi di grave siccità rinascerà come un grande re drago capace di far cadere la pioggia per il bene degli esseri umani e celesti. Chi dà cibo in tempo di carestia rinascerà come un re, e il suo regno prospererà.

      C’era una volta un grande re di nome Colore Dorato che governava un regno chiamato Varanasi1. Per dodici anni il suo paese soffrì la siccità e molti dei suoi abitanti morirono di fame. Le case erano piene di morti e le strade erano ostruite dai cadaveri. A quel tempo il re, mosso a pietà per tutti gli esseri viventi, aprì i suoi magazzini e ne distribuì il contenuto finché non rimasero che le provviste sufficienti per un solo giorno. Allora chiamò tutti i monaci e diede loro in offerta ciò che era rimasto. Il re, la sua consorte, i monaci e il popolo si preparavano a morire di fame, quando dal cielo cominciarono a piovere cibo e bevande. Subito il regno intero diventò ricco e prospero. Tutto ciò è narrato nel Sutra del Re Colore Dorato.

        Il tuo caso è simile. Grazie alle tue offerte, godrai di fortuna nella vita presente e nella prossima raggiungerai la pura terra del Picco dell’Aquila.

          Con profondo rispetto,

            Nichiren

              Il ventiquattresimo giorno del nono mese

                Risposta alla moglie del prete laico Ota

                    Cenni Storici

                    La moglie del prete laico Ota Jomyo, un discepolo di Nichiren Daishonin che viveva a Nakayama nella provincia di Shimosa, aveva inviato al Daishonin un koku di riso (equivalente a circa 180 litri) e dieci go (1,8 litri) di altri cereali. In questa lettera, scritta da Minobu il ventiquattresimo giorno del nono mese del 1278, il Daishonin conferma di avere ricevuto l’offerta e descrive i benefici che derivano da un tale gesto sincero. Il Daishonin cita la storia del re Colore Dorato contenuta nel sutra omonimo, relativa a un’esistenza passata del Budda Shakyamuni. Egli illustra la causalità legata al fare offerte riportando l’esempio del re che in un periodo di carestia dimostrò una grande generosità sacrificando le sue scorte a favore del popolo, e come effetto vide il suo regno prosperare. Il Daishonin assicura alla moglie di Ota che lo stesso principio si applica anche a lei, la quale godrà di grande fortuna in questa vita, e in futuro diventerà un Budda.

                    Note

                    1. Colore Dorato era il nome del Budda Shakyamuni in una esistenza in cui era un re, come narra il Sutra del Re Colore Dorato. Varanasi era la capitale del regno di Kashi, uno dei sedici grandi stati dell’antica India.
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