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3. Una nave per attraversare il mare della sofferenza

RSND, VOLUME I

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Kamakura, 1261. Indirizzata a Shiiji Shiro

Quando l’ho interrogato su ciò che mi hai riferito l’altro giorno, mi sono reso conto che era esattamente come dicevi. Dovresti quindi sforzarti più che mai nella fede per ricevere i benefici del Sutra del Loto. Ascolta con gli orecchi di Shih K’uang e osserva con gli occhi di Li Lou1.

    Nell’Ultimo giorno della Legge il devoto del Sutra del Loto apparirà senza dubbio. Quanto più grandi saranno le difficoltà che incontrerà, tanto più grande la gioia che egli proverà grazie alla sua forte fede. Un fuoco non brucia forse più ardentemente quando vi si aggiungono dei ceppi? Tutti i fiumi si riversano nel grande mare, ma il grande mare fa rifluire indietro l’acqua dei fiumi? Le correnti delle difficoltà si riversano nel grande mare del Sutra del Loto e si scagliano contro il suo devoto. Il fiume non viene respinto dal grande mare, né il devoto biasima le avversità. Se non fosse per lo scorrere dei fiumi, il grande mare non esisterebbe. Senza grandi difficoltà non esisterebbe il devoto del Sutra del Loto. Come afferma T’ien-t’ai: «Tutti i fiumi si riversano in mare e i ceppi fanno ardere maggiormente il fuoco»2.

      Devi comprendere che, se puoi insegnare agli altri anche una sola frase o un solo verso del Sutra del Loto, è a causa di una profonda relazione karmica formata nel passato. Nel sutra si legge: «Né udranno la Legge corretta: tale gente è difficile da salvare»3. La “Legge corretta” indica il Sutra del Loto. Il passo afferma che è difficile salvare coloro che sono sordi agli insegnamenti di questo sutra.

        Un passo del capitolo “Maestro della Legge” recita: «Se [dopo la mia morte] uno fra questi uomini o donne devoti [sarà in grado di trasmettere segretamente il Sutra del Loto a una sola persona, anche solo una frase, allora sappi che] egli o ella è l’inviato del Tathagata»4. Ciò significa che chiunque, prete o monaca, laico o laica, insegni agli altri anche una singola frase del Sutra del Loto è senza dubbio l’inviato del Tathagata. Tu sei un credente laico e perciò fai parte degli “uomini devoti” [descritti nel sutra]. Colui che ascolta anche una sola frase o un solo verso del sutra e lo imprime indelebilmente nel suo cuore è come una nave capace di attraversare il grande mare di nascita e morte. Il Gran Maestro Miao-lo affermò: «Anche un solo verso, impresso indelebilmente nel proprio cuore, aiuterà senza dubbio una persona a raggiungere la riva opposta. Riflettere su di esso e metterlo in pratica equivale a esercitare la navigazione»5. Solamente la nave di Myoho-renge-kyo ci permette di attraversare il grande mare di nascita e morte.

          Nel Sutra del Loto si parla di «qualcuno che trova una barca per attraversare l’acqua»6.

            Questa imbarcazione può essere descritta così: l’Onorato dal Mondo di Grande Illuminazione, il signore degli insegnamenti, costruttore di barche dalla saggezza infinitamente profonda, raccolse i tronchi dei quattro gusti e degli otto insegnamenti, li levigò, scartando onestamente gli insegnamenti provvisori, tagliò e assemblò le tavole in una unione perfetta di giusto e sbagliato7, e completò l’opera fissando i chiodi dell’unico vero insegnamento che è paragonabile al gusto del ghee. Quindi varò la nave sul grande mare di nascita e morte. Spiegando le vele dei tremila regni sull’albero dell’unico vero insegnamento della Via di mezzo, il vascello, sospinto dal vento in poppa de «il vero aspetto di tutti i fenomeni»8, trasporta tutte le persone che «sono riuscite ad accedervi solo grazie alla fede»9. Il Tathagata Shakyamuni è il timoniere, il Tathagata Molti Tesori molla gli ormeggi e i quattro bodhisattva, guidati da Pratiche Superiori, remano veloci, in perfetta concordanza come una scatola e il suo coperchio. Questa è l’imbarcazione di «una barca per attraversare l’acqua». Coloro che possono salire a bordo sono i discepoli e i seguaci laici di Nichiren. Credi profondamente in questo. Quando andrai a trovare Shijo Kingo, ti prego di discuterne a fondo con lui. Ti scriverò ancora più dettagliatamente.

              Con profondo rispetto,

                Nichiren

                  Il ventottesimo giorno del quarto mese

                    A Shiiji Shiro

                        Cenni Storici

                        Nichiren Daishonin scrisse questa lettera da Kamakura, nel primo anno dell’era Kocho (1261), circa due settimane prima dell’esilio a Ito, nella penisola di Izu. Del destinatario, Shiiji Shiro, si sa soltanto che viveva nella provincia di Suruga e che conosceva due dei principali discepoli del Daishonin, Shijo Kingo e Toki Jonin.

                        Il titolo è tratto da un passo del capitolo “Re della Medicina” del Sutra del Loto che parla di «una barca per attraversare l’acqua». Nella lettera il Daishonin dichiara che il daimoku del Sutra del Loto è la nave in grado di trasportare senza alcun dubbio tutte le persone attraverso il mare delle sofferenze inevitabili della vita, fino alla lontana riva dell’illuminazione.

                        Note

                        1. Shih K’uang, secondo una leggenda cinese, era un musicista di corte dall’udito finissimo, tanto che sapeva giudicare la qualità di una campana appena gettata mentre nessun altro musicista era in grado di farlo. Li Lou invece aveva una vista così acuta da poter vedere la punta di un capello da una distanza di cento passi.
                        2. Grande concentrazione e visione profonda.
                        3. Vedi Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 81.
                        4. Ibidem, cap. 10, p. 232.
                        5. Annotazioni su “Parole e frasi del Sutra del Loto”. Riva opposta: rappresenta l’illuminazione, o nirvana, mentre la riva su cui viviamo rappresenta l’illusione.
                        6. Il Sutra del Loto, cap. 23, p. 392.
                        7. In una unione perfetta di giusto e di sbagliato: sia il bene sia il male sono eternamente inerenti alla vita. I sutra provvisori sostenevano che le persone malvagie non potevano ottenere l’illuminazione, ma il Sutra del Loto rivela che, per quanto malvagia sia una persona, essa possiede simultaneamente la natura di Budda, citando l’esempio del conseguimento della Buddità da parte di Devadatta.
                        8. Il Sutra del Loto, cap. 2, p. 66.
                        9. Vedi Il Sutra del Loto, cap 3, p. 125.
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