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22. Affidamento

Sutra del Loto

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A quel tempo il Budda Shakyamuni si alzò dal suo trono del Dharma e, manifestando i suoi poteri sovrannaturali, posò la mano destra sul capo degli innumerevoli bodhisattva mahasattva pronunciando queste parole: «Per innumerevoli centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di asamkhya di kalpa ho praticato questa Legge dell’anuttara-­samyak-sambodhi così difficile da conseguire. Ora l’affido a voi. Dovete propagare devotamente questa Legge e far sì che i suoi benefici si diffondano dappertutto.»

    Per tre volte egli passò la mano sul capo dei bodhisattva mahasattva pronunciando queste parole: «Per innumerevoli centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di asamkhya di kalpa ho praticato questa Legge dell’anuttara-­samyak-sambodhi così difficile da conseguire. Ora l’affido a voi. Dovete accettare, sostenere, leggere, recitare e propagare diffusamente questa Legge, così che ovunque tutti gli esseri viventi la odano e la comprendano. Perché? Perché il Tathagata è profondamente compassionevole e non risparmia la propria vita; perciò senza paura può concedere agli esseri viventi la saggezza del Budda, la saggezza del Tathagata, la saggezza che esiste di per sé. Il Tathagata è un grande dispensatore di doni per tutti gli esseri viventi. Da parte vostra dovete studiare e seguire la Legge del Tathagata, senza lesinare voi stessi.

      «In epoche future, se vi saranno uomini o donne devoti che avranno fede nella saggezza del Tathagata, predicate ed esponete questo Sutra del Loto per loro, così che possano ascoltarlo e comprenderlo. In questo modo potrete far loro conseguire la saggezza del Budda. Se vi saranno esseri viventi che non vi credono e non l’accettano, utilizzate qualcuna delle altre profonde dottrine del Tathagata per istruirli, beneficarli e rallegrarli. Se farete tutto questo, allora avrete ripagato il debito di gratitudine che avete nei confronti dei Budda.»

        Quando i bodhisattva mahasattva ebbero udito il Budda pronunciare queste parole, sentirono tutti una grande gioia pervadere i loro corpi. Con rispetto ancora maggiore si inchinarono, piegarono il capo, giunsero le mani e, rivolti al Budda, esclamarono all’unisono: «Porteremo rispettosamente a compimento tutte queste cose, secondo il volere dell’onorato dal mondo. Preghiamo l’onorato dal mondo di non preoccuparsi al riguardo.»

          La moltitudine di bodhisattva mahasattva ripeté queste parole tre volte, esclamando all’unisono: «Porteremo rispettosamente a compimento tutte queste cose, secondo l’ordine dell’onorato dal mondo. Perciò preghiamo l’onorato dal mondo di non preoccuparsi.»

            A quel tempo il Budda Shakyamuni fece tornare i Budda emanazioni del suo corpo, che erano giunti dalle dieci direzioni, alle loro terre d’origine dicendo: «Ciascuno di questi Budda può andare a suo piacimento. Anche la torre del Budda Molti Tesori ritorni dove stava prima.»

              Quando pronunciò queste parole, gli innumerevoli Budda, emanazioni delle dieci direzioni, seduti su troni di leone sotto alberi ingioiellati, così come il Budda Molti Tesori, insieme a Pratiche Superiori e alla grande moltitudine di illimitati asamkhya di bodhisattva, Shariputra e gli altri ascoltatori della voce, le quattro categorie di credenti, gli esseri celesti, gli esseri umani, gli asura e gli altri esseri in tutti i mondi, udendo ciò che il Budda aveva detto, provarono una grande gioia.

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