23. Precedenti vicende del bodhisattvare della medicina
A quel tempo il bodhisattva Fiore Sovrano della Costellazione parlò al Budda dicendo: «Onorato dal mondo, perché il bodhisattva Re della Medicina va e viene in questo mondo di saha? Onorato dal mondo, il bodhisattva Re della Medicina ha portato a compimento alcune centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di nayuta di pratiche difficili, di pratiche austere. Bene, onorato dal mondo, ti prego di darci una breve spiegazione. Gli esseri celesti, i draghi, gli yaksha, i gandharva, gli asura, i garuda, i kimnara, i mahoraga, gli esseri umani e non umani, i bodhisattva che sono giunti da altre terre e la moltitudine di ascoltatori della voce saranno tutti lieti di ascoltarti.»
A quel tempo il Budda si rivolse al bodhisattva Fiore Sovrano della Costellazione dicendo: «Molti kalpa or sono, innumerevoli come le sabbie del Gange, visse un Budda chiamato Tathagata Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna, degno di offerte, perfettamente illuminato, di chiara e perfetta condotta, ben andato, conoscitore del mondo, il più eminente fra gli uomini, istruttore della gente, maestro degli esseri celesti e umani, Budda, onorato dal mondo. Questo Budda aveva ottanta milioni di grandi bodhisattva mahasattva e una moltitudine di ascoltatori della voce pari alle sabbie di settantadue Gange. La durata della vita di questo Budda era di quarantaduemila kalpa e uguale era la durata della vita dei bodhisattva. Nella sua terra non c’erano donne, abitanti dell’inferno, spiriti affamati, bestie o asura e nessun tipo di afflizione. Il suolo era piano come il palmo di una mano, fatto di lapislazzuli e adorno di alberi ingioiellati. Era ricoperto da drappi ingioiellati e vi erano stendardi di fiori preziosi; urne e incensieri riccamente decorati riempivano tutta la terra. C’erano palchi ornati con i sette tesori, per ognuno dei quali c’era un albero posto alla distanza di un tiro d’arco dal palco. Sotto tutti questi alberi ingioiellati sedevano bodhisattva e ascoltatori della voce mentre su ogni palco ingioiellato stavano centinaia di milioni di dèi che suonavano strumenti celesti e cantavano inni di lode in omaggio al Budda.
«A quel tempo per il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri, gli altri numerosi bodhisattva e la moltitudine di ascoltatori della voce il Budda predicò il Sutra del Loto. Questo bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri si dedicava con gioia alle pratiche austere. Durante la Legge predicata dal Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna si impegnò con diligenza e viaggiò per ogni dove ricercando unicamente la Buddità per un periodo di dodicimila anni. Dopo quel periodo fu in grado di conseguire il samadhi in cui si manifestano tutte le forme fisiche. Avendo ottenuto questo samadhi, il suo cuore si colmò di grande gioia ed egli pensò fra sé: “Il conseguimento del samadhi in cui si manifestano tutte le forme fisiche è dovuto interamente al fatto di aver udito il Sutra del Loto. Ora devo fare un’offerta al Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna e al Sutra del Loto!”
«Immediatamente entrò nel samadhi e dal mezzo del cielo fece piovere fiori di mandarava e di grande mandarava e finissime particelle di legno di sandalo nero; cadendo come pioggia, essi riempirono tutto il cielo quasi fossero nubi. Egli fece anche piovere l’incenso del sandalo che cresce sulle spiagge meridionali. Sei tael di questo incenso valgono quanto il mondo di saha. Fece tutti questi doni come offerta al Budda.
«Quando ebbe finito di porgere la sua offerta, si destò dal samadhi e pensò dentro di sé: “Sebbene io mi sia avvalso dei miei poteri sovrannaturali per fare questa offerta al Budda, non è cosa tanto meritevole quanto l’offerta del mio corpo.”
«Quindi inghiottì diverse sostanze aromatiche, sandalo, kunduruka, turushka, prikka, aloe e gomma d’ambra e bevve anche olio essenziale di champaka e di altri fiori, per ben milleduecento anni. Quindi cosparse il corpo di olio profumato alla presenza del Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna, avvolse il proprio corpo in una preziosa veste celestiale, si unse il capo di olio profumato e, facendo appello ai suoi poteri sovrannaturali, si diede fuoco. Il bagliore si diffuse a grande distanza illuminando un numero di mondi pari alle sabbie di ottanta milioni di Gange. I Budda di questi mondi tutti insieme lo lodarono dicendo: “Eccellente, eccellente, uomo devoto! Questa sì che è autentica dedizione! Questo è ciò che chiamiamo una vera offerta del dharma al Tathagata. Si possono offrire fiori, incenso, ghirlande, incenso da bruciare, incenso in polvere o in pasta, stendardi e baldacchini di sete celesti insieme all’incenso di sandalo che cresce sulle spiagge meridionali, ma l’offerta di varie cose come queste non può eguagliare il tuo dono! Si può far dono di regni e città, della moglie e dei figli, ma non è possibile eguagliare il tuo dono! Uomo devoto, questo è ciò che si chiama il dono supremo. Fra tutte le offerte, questa è la più preziosa, perché è l’offerta del dharma ai Tathagata!”
«Dopo aver pronunciato queste parole, tutti rimasero in silenzio. Il corpo del bodhisattva arse per milleduecento anni e, quando fu trascorso tutto questo tempo, si estinse completamente.
«Il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri, dopo aver fatto questa offerta del dharma e aver terminato la sua vita, rinacque nella terra del Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna, nella famiglia del re Pura Virtù. Sedendo a gambe incrociate nacque improvvisamente per trasformazione e subito, a beneficio del padre, si espresse in versi dicendo:
Sappi, o grande re,
che vagando in un’altra dimora
ottenni immediatamente il samadhi
di manifestare tutte le forme fisiche.
Ho portato a termine i miei sforzi con grande diligenza
e ho abbandonato il corpo che amavo.
«Quando ebbe finito di declamare questi versi, disse al padre: “Il Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna è presente anche in questo momento. In precedenza io feci un’offerta a questo Budda e ottenni il dharani che mi consente di capire le parole di tutti gli esseri viventi. Inoltre ho udito questo Sutra del Loto con le sue otto centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di nayuta, kankara, vivara, akshobhya di versi.1 Grande re, ancora una volta devo fare un’offerta a questo Budda.”
«Dopo aver detto questo si sedette su un palco fatto di sette tesori, si sollevò in aria fino all’altezza di sette alberi di tala e, giunto nel luogo in cui si trovava il Budda, chinò il capo al suolo in segno di rispetto davanti ai piedi del Budda, unì le dieci unghie delle dita e pronunciò questi versi in lode del Budda:
Che aspetto tanto raro e meraviglioso:
i suoi raggi splendenti illuminano le dieci direzioni!
In passato ti feci un’offerta
e ora mi avvicino ancora una volta.
«A quel tempo, dopo aver pronunciato queste parole, il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri disse al Budda: “Onorato dal mondo, l’onorato dal mondo è tuttora presente nel mondo?”
«Allora il Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna disse al bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri: “Uomo devoto, è giunto il tempo del mio nirvana. È giunto il tempo dell’estinzione. Puoi procurarmi un comodo giaciglio, poiché questa notte sarà il mio parinirvana.”
«Inoltre ordinò al bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri: “Uomo devoto, ora affido a te questo insegnamento del Budda. Ti affido inoltre i bodhisattva e i grandi discepoli, la dottrina dell’anuttara-samyak-sambodhi, il sistema maggiore di mondi ornato dei sette gioielli, i suoi alberi ingioiellati, i palchi decorati e gli esseri celesti che li servono e li assistono: tutto questo trasmetto a te. Ti affido anche le reliquie del mio corpo che resteranno dopo che sarò estinto. Devi distribuirle in ogni dove e provvedere alle offerte in ogni direzione. Dovrai far erigere migliaia di torri [per custodirle].”
«Il Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna, dopo aver dato questi ordini al bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri, quella notte, nell’ultima vigilia della notte, entrò nel nirvana.
«A quel tempo il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri, vedendo estinguersi il Budda, si turbò e si addolorò profondamente. Spinto dal grande amore per il Budda, preparò immediatamente una pira di sandalo di spiaggia e, offrendola in dono al corpo del Budda, lo cremò. Quando il fuoco si spense, raccolse le reliquie, apprestò ottantaquattromila urne ingioiellate e costruì ottantaquattromila torri alte quanto i tre mondi, con un pilastro centrale da cui pendevano drappi e stendardi e una moltitudine di preziose campane.
«A quel tempo il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri pensò nuovamente dentro di sé: “Sebbene io abbia fatto tutte queste offerte, la mia mente non è ancora soddisfatta. Devo fare qualche altra offerta alle reliquie.”
«Quindi si rivolse agli altri bodhisattva e ai grandi discepoli, agli esseri celesti, ai draghi, agli yaksha e a tutti gli altri membri dell’assemblea, dicendo: “Prestate la massima attenzione. Ora farò un’offerta alle reliquie del Budda Virtù Pura e Splendente di Sole e Luna.”
«Immediatamente dopo aver pronunciato queste parole, al cospetto delle ottantaquattromila torri fece l’offerta di dare fuoco alle sue braccia, ornate dei cento segni di fortuna, che arsero per settantaduemila anni. In questo modo risvegliò nelle innumerevoli moltitudini che aspiravano a diventare ascoltatori della voce e in innumerevoli asamkhya di persone il desiderio dell’anuttara-samyak-sambodhi e permise loro di ottenere il samadhi di manifestare tutte le forme fisiche.
«A quel tempo i bodhisattva, gli esseri celesti e umani, gli asura e tutti gli altri, vedendo che il bodhisattva si era arso le braccia, si addolorarono e dissero rattristati: “Questo bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri è il nostro maestro che ci sta istruendo e convertendo. Ora che ha bruciato le sue braccia, il suo corpo non è più integro!”
«A quel tempo, in mezzo alla grande assemblea, il bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri fece questo voto: “Ho gettato via le mie braccia. Sicuramente conseguirò l’aureo corpo di un Budda. Se tutto questo è vero e non falso, possano le mie due braccia tornare a essere come prima!”
«Quando ebbe finito di pronunciare questo voto, le sue braccia riapparvero naturalmente, proprio come erano in precedenza. Ciò avvenne perché i meriti e la saggezza di questo bodhisattva erano profondi e molteplici. A quel tempo il sistema maggiore di mondi si scosse tremando in sei modi diversi, fiori preziosi piovvero dal cielo e tutti gli esseri celesti e umani ottennero ciò che mai avevano avuto prima.»
Il Budda disse al bodhisattva Fiore Sovrano della Costellazione: «Che ne pensi? Potrebbe esserti sconosciuto questo bodhisattva Visto con Gioia da Tutti gli Esseri? In effetti non si tratta di altri che del qui presente bodhisattva Re della Medicina! In questo modo egli sacrificò il suo corpo offrendolo per innumerevoli centinaia, migliaia, decine di migliaia, milioni di nayuta di volte.
«Fiore Sovrano della Costellazione, coloro che hanno preso la decisione di conseguire l’anuttara-samyak-sambodhi farebbero bene a bruciare un dito della mano o del piede come offerta alle torri del Budda. Ciò vale di più che offrire il proprio regno e le città, la moglie e i figli, o le montagne, le foreste, i fiumi e i laghi delle terre di un sistema maggiore di mondi con tutti i suoi tesori. Se anche una persona offrisse al Budda, ai grandi bodhisattva, ai pratyekabuddha e agli arhat un sistema maggiore di mondi colmo di sette tesori, i meriti che otterrebbe non potrebbero eguagliare quelli che si ottengono accettando e sostenendo questo Sutra del Loto, anche se soltanto una strofa di quattro versi! Quest’ultima cosa è la fonte massima di benefici.
«Per esempio, Fiore Sovrano della Costellazione, fra tutti i fiumi, i torrenti e gli altri corsi d’acqua, l’oceano è il supremo. Lo stesso vale per questo Sutra del Loto, il più profondo e il più grande sutra predicato dai Tathagata. Allo stesso modo, proprio come tra le Montagne di Terra, le Montagne Nere, le Piccole Montagne di ferro che circondano il mondo, le Grandi Montagne di ferro che circondano il mondo e le Montagne dei Dieci Tesori, il monte Sumeru è il supremo, così è per questo Sutra del Loto. È il supremo fra tutti i sutra. E proprio come fra tutte le stelle e gli astri, la luna, figlia del cielo, è suprema, così è per questo Sutra del Loto. Fra tutte le migliaia, le decine di migliaia, i milioni di insegnamenti dei sutra, esso brilla di luce senza pari. E così come il sole, figlio del cielo, può fugare qualsiasi oscurità, similmente anche questo sutra è in grado di disperdere l’oscurità di tutti i mali.
«Allo stesso modo in cui, tra tutti i sovrani minori, un saggio re che mette in moto la ruota è il supremo, così questo sutra è degno del massimo onore rispetto ai molti altri. Così come il nobile Shakra fra i trentatré esseri celesti è il re, similmente questo sutra è il re di tutti i sutra. E così come il grande re celeste Brahma è il padre di tutti gli esseri viventi, similmente questo sutra è il padre di tutti i saggi e i santi, di coloro che stanno ancora apprendendo, di coloro che hanno terminato di apprendere e di coloro che aspirano a diventare bodhisattva. E così come fra tutti i comuni mortali coloro che vincono la corrente, coloro che sono all’ultima rinascita o al non ritorno, gli arhat e i pratyekabuddha sono i supremi, così questo sutra è il sommo fra tutti gli insegnamenti dei sutra predicati da tutti i Tathagata, predicati da tutti i bodhisattva o predicati da tutti gli ascoltatori della voce. Una persona che è in grado di abbracciare e sostenere questo sutra, allo stesso modo, è la prima fra tutti gli esseri viventi. Come i bodhisattva sono i primi fra tutti gli ascoltatori della voce e i pratyekabuddha, così questo sutra è il primo fra tutti i sutra. Come il Budda è il re delle dottrine, così questo sutra è il re dei sutra.
«Fiore Sovrano della Costellazione, questo sutra può salvare tutti gli esseri viventi. Questo sutra può liberare gli esseri viventi dalle sofferenze e dai tormenti. Questo sutra può arrecare grandi benefici a tutti gli esseri viventi ed esaudirne i desideri, proprio come una fresca e limpida fonte può soddisfare tutti coloro che sono assetati. È come un fuoco per chi ha freddo, una veste per chi è nudo, come una carovana di mercanti che trova una guida, un bambino che trova la madre, qualcuno che trova una barca per attraversare l’acqua, un ammalato che trova un medico, come chi trova una lampada nell’oscurità, un povero che trova un tesoro, un popolo che trova un sovrano, un mercante in viaggio che trova la via per il mare, è come una torcia che fa svanire l’oscurità. Tale è il Sutra del Loto. Può liberare gli esseri viventi da tutti i disagi, tutte le malattie e le sofferenze. Può sciogliere i vincoli della nascita e della morte.
«Se una persona riesce a udire questo Sutra del Loto, se lo copia personalmente o lo fa copiare da altri, i benefici che ne otterrà saranno tali che neppure la saggezza del Budda potrebbe mai finire di calcolarne la portata. Se uno copia i rotoli di questo sutra e gli rende omaggio con fiori, incenso, ghirlande, incenso da ardere, incenso in polvere o in pasta, stendardi, baldacchini, vesti e diversi tipi di lampade, a olio, a burro raffinato, a oli aromatici, a olio di champaka, a olio di sumana, a olio di patala, a olio di varshika, o lampade a olio di navamalika, i benefici che otterrà saranno ugualmente innumerevoli.
«Fiore Sovrano della Costellazione, anche chi ascolta questo capitolo sulle Vicende Precedenti del Bodhisattva Re della Medicina, otterrà benefici illimitati e immensi. Se una donna ascolta questo capitolo sulle Vicende Precedenti del Bodhisattva Re della Medicina ed è in grado di accettarlo e sostenerlo, quella sarà la sua ultima apparizione in un corpo femminile e mai più nascerà in quella forma.
«Se, nell’ultimo periodo di cinquecento anni dopo l’estinzione del Tathagata, vi sarà una donna che ascolti questo sutra e lo pratichi come insegna il sutra, quando la sua vita qui sulla terra giungerà al termine, ella raggiungerà immediatamente il mondo di Pace e Felicità dove dimora il Budda Amitayus circondato dall’assemblea di grandi bodhisattva e là nascerà seduta su un trono ingioiellato al centro di un bocciolo di loto. Egli2 non conoscerà più i tormenti dell’avidità, del desiderio, della collera, della rabbia, della stupidità o dell’ignoranza, né i tormenti causati dall’arroganza, dall’invidia o da altre impurità. Otterrà i poteri sovrannaturali del bodhisattva e la verità dell’assenza di nascita di tutti i fenomeni. Avendo ottenuto questa verità, le sue facoltà della vista diverranno chiare e pure e, grazie a questa facoltà visiva chiara e pura, egli vedrà Budda e Tathagata in numero pari alle sabbie di settecentododicimila milioni di nayuta di Gange.
«A quel tempo i Budda si uniranno nel lodarlo da lontano e diranno: “Eccellente, eccellente, uomo devoto! Nella Legge di Shakyamuni sei stato in grado di accettare, sostenere, leggere, recitare e meditare su questo sutra e di predicarlo agli altri. La fortuna che hai accumulato è incommensurabile e illimitata. Non potrà essere bruciata dal fuoco né spazzata via dall’acqua. I tuoi meriti sono tali che neanche un migliaio di Budda, parlando tutti insieme, riuscirebbero a descriverli per intero. Ora sei riuscito a distruggere tutti i demoni e i ladri, ad annientare l’armata della nascita e della morte e a sconfiggere tutti gli altri nemici.
«“Uomo devoto, cento, mille Budda con i loro poteri sovrannaturali si riuniranno per difenderti e proteggerti. Fra gli uomini e gli dèi di tutti i mondi, non ci sarà nessuno pari a te. Con la sola eccezione del Tathagata, non ci sarà nessuno tra gli ascoltatori della voce, i pratyekabuddha o i bodhisattva che potrà eguagliarti in saggezza e capacità di meditare!”
«Fiore Sovrano della Costellazione, tali saranno i benefici e il potere della saggezza ottenuti con successo da questo bodhisattva.
«Se qualcuno, udendo questo capitolo sulle Vicende Precedenti del Bodhisattva Re della Medicina, potrà accoglierlo con gioia e lodarne l’eccellenza, allora nell’esistenza presente la bocca di quella persona emetterà costantemente il profumo del fiore di loto blu e i pori del suo corpo il profumo del sandalo testa di bue. I suoi benefici saranno pari a ciò che ho già descritto.
«Per questa ragione, Fiore Sovrano della Costellazione, ti affido questo capitolo sulle Vicende Precedenti del Bodhisattva Re della Medicina. Dopo la mia estinzione, nell’ultimo periodo di cinquecento anni, dovrai diffonderlo ampiamente in tutto Jambudvipa e non permettere mai che [la sua diffusione] sia interrotta, né dovrai permettere ai demoni malvagi, alla gente demoniaca, agli esseri celesti, ai draghi, agli yaksha, ai demoni kumbhanda o altri di prendere il sopravvento!
«Fiore Sovrano della Costellazione, dovrai usare i tuoi poteri sovrannaturali per custodire e proteggere questo sutra. Perché? Perché questo sutra offre la buona medicina per i mali della gente di Jambudvipa. Se una persona che soffre per una malattia può ascoltare questo sutra, la sua malattia svanirà ed egli non conoscerà né vecchiaia né morte.
«Fiore Sovrano della Costellazione, se vedrai qualcuno che accetta e sostiene questo sutra, dovrai prendere dei boccioli di loto blu, profumarli con incenso in polvere e cospargerli su di lui come offerta; e quando li avrai cosparsi, pensa dentro di te: “Fra non molto questa persona raccoglierà delle erbe, le disporrà per farne un sedile nel luogo dell’illuminazione e sconfiggerà le armate del demone. Poi suonerà il corno della Legge, percuoterà il tamburo della grande Legge e libererà tutti gli esseri viventi dal mare dell’invecchiamento, della malattia e della morte!”
«Per questo motivo, quando coloro che ricercano la Via del Budda vedono qualcuno che accetta e sostiene questo sutra, devono provare per lui questo sentimento di rispetto e reverenza.»
Quando il Budda predicò questo capitolo sulle Vicende Precedenti del Bodhisattva Re della Medicina ottantaquattromila bodhisattva ottennero il dharani che consentiva loro di comprendere le parole di tutti gli esseri viventi. Il Tathagata Molti Tesori dal centro della sua torre preziosa lodò il bodhisattva Fiore Sovrano della Costellazione dicendo: «Eccellente, eccellente, Fiore Sovrano della Costellazione. Sei riuscito ad acquisire meriti inimmaginabili; quindi hai potuto interrogare il Budda Shakyamuni su questo argomento, recando vantaggio a un numero sconfinato di esseri viventi.»